Varese che tonfo: nella ripresa crolla a Carpi

Due volte in vantaggio con il nuovo acquisto Petkovic (grandissimo gol) e Neto, i biancorossi vengono travolti dagli emiliani 4-2 con la difesa completamente in bambola

Dal nostro inviato – Due magie per illudersi, quattro sberloni dolorosi per risvegliarsi. La prima sconfitta (in otto partite ufficiali) di Bettinelli sulla panchina del Varese è di quelle che non lasciano molte repliche agli avvocati difensori dei biancorossi: la squadra regge e, anzi, comanda la partita fino a che dura l’effetto benefico di due gol clamorosi ma alla lunga chi merita i tre punti è il Carpi di Castori, e non solo per la raffica (3 reti in 11′) sparata nella ripresa.
Il risultato negativo, per Corti e compagni, sarebbe potuto maturare fin dalla prima metà di gara, quando il Varese ha iniziato a mostrare preoccupanti sbandate in difesa. Sbavature che dapprima il Carpi non ha saputo sfruttare ma che poi ha capitalizzato al meglio, anche con qualche “giallo” (il 4-2 è arrivato nonostante la evidente segnalazione di fuorigioco da parte dell’assistente) che nulla toglie ai meriti della squadra di Castori. Bettinelli (a proposito: patentino o meno, a nostro avviso dovrebbe andare lui in sala stampa, non Di Stefano) dovrà quindi tornare a lavorare sodo sulla linea difensiva, travolta però anche per via di un centrocampo che non ha dato una gran mano. L’urgenza principale è a sinistra, dove Falcone (davanti) e soprattutto De Vito (dietro) sono stati travolti, ma il Varese ha perso duelli un po’ in tutti i ruoli. Nel lasciare Carpi però ci rimangono negli occhi almeno due lampi, quelli dei gol: il primo, di Petkovic, va visto e rivisto per la straordinaria azione inventata dal centravanti prima di depositare in rete. Il secondo, di Neto, è stato un po’ fortunoso ma ha confermato che il capitano in questo momento è sempre pronto a pungere e per una squadra senza un gran bagaglio di gol “garantiti” è cosa comunque importante.

COLPO D’OCCHIO – Buon pubblico a Carpi per l’esordio casalingo dei padroni di casa che giocano al “Cabassi”, impianto dotato di velodromo come il “Franco Ossola”. In tribuna anche volti noti come quello di Serse Cosmi o del campionissimo di nuoto Gregorio Paltrinieri che è di qui e che ha vinto due ori ai recenti Europei di Berlino. Per lui, nell’intervallo, la maglia numero 1 della squadra. Circa 200 i tifosi del Varese al seguito di Neto e compagni.

CALCIO D’INIZIO – Il tandem Di Stefano-Bettinelli conferma quasi per intero l’undici vincitore con lo Spezia. Due sole le eccezioni: Barberis al posto di Blasi e Petkovic invece dell’infortunato Lupoli: per il croato è l’esordio in biancorosso. L’ex Fabrizio Castori piazza davanti a tutti il rapidissimo Mbakogu sostenuto da un centrocampo robusto; in difesa – a destra – c’è Aljaz Struna, una stagione a Varese con diversi infortuni a rallentarlo.

(Petkovic completa il suo capolavoro – foto di Wephoto)

IL PRIMO TEMPO – Uno dei temi della partita era la scoperta del nuovo centravanti, Bruno Petkovic, e il giovane slavo non ci ha messo molto a presentarsi. Bastano 11′ al centravanti per regalare una rete incredibile, che si candida già a entrare tra le migliori della stagione. Petkovic riceve palla a circa 25 metri dalla porta, punta e salta un difensore, carica il tiro ma è una finta per dribblare anche il secondo. E quando ha davanti solo Kelava, il colpo di teatro: altro scatto laterale, portiere a terra e appoggio in fondo al sacco.
Fino a quel momento Varese e Carpi si erano equivalse, con i ragazzi di Bettinelli abili nel pressare e quelli di Castori alla continua ricerca della “freccia nera” Mbakogu. Dopo la rete il Varese prende vigore, trova un bel colpo di testa (centrale) con Borghese ma poi rovina tutto con l’azione che porta al pareggio. Calcio d’angolo per gli emiliani, Corti buca l’intervento e permette al pallone di filtrare verso il palo dove Petkovic, d’istinto e di sfortuna, tocca di braccio: dal dischetto Mbakogu spiazza Bastianoni per l’1-1 (19′).
Il successivo quarto d’ora è un calvario: la difesa del Varese traballa di continuo e permette al Carpi di pressare senza sosta e sfiorare il gol a più riprese. Fortuna vuole che gli avanti locali calcino spesso fuori dallo specchio, mentre Bastianoni al 30′ è pronto su Romagnoli, bravo a colpire tra Corti e Rea ma non ad angolare la conclusione. Il Varese si riprende solo quando torna a pressare, facendo nel contempo respirare la propria area. Di grosse occasioni non ne arrivano, ma al 41′ un cross di Zecchin viene deviato di testa da Neto: la palla prende una traiettoria strana per tutti e dolorosa per Kelava che si vede irrimediabilmente scavalcato per il 2-1 a favore degli ospiti.

LA RIPRESA – Al rientro non ci sono cambiamenti tra le due squadre e neppure nel punteggio, perché il Varese sembra disimpegnarsi bene sull’accenno di pressione emiliana. Ma è un’illusione: alle prime spallate infatti, la retroguardia crolla di schianto e questa volta i giocatori del Carpi non falliscono le occasioni. In 2′ quindi la partita si ribalta: all’11’ pareggia Poli da pochi passi di testa, tutto solo a centro area. Nemmeno il tempo di riprendere e si recita lo stesso copione: altro cross da destra sempre di Pasciuti e questa volta è Gagliolo a battere Bastianoni, abbandonato da tutti i compagni di reparto. Il Varese è in preda al panico, Bettinelli toglie addirittura Petkovic per Scapinello (lasciando però in campo tutta la difesa) ma è costretto a subire anche il poker di Lollo al 21′: qui c’è il giallo di un fuorigioco sventolato dal guardalinee contro il Carpi, ma dopo le proteste dei giocatori di casa l’esordiente arbitro Ros convalida lasciando un po’ tutti di stucco.
La partita finisce virtualmente qui: al Varese sarebbe servito un golletto per provare ad acciuffare almeno il pareggio ma la fortuna, evidentemente, si era consumata in occasione del gol di Neto. La lucidità invece, ha lasciato da tempo gli uomini di Bettinelli che solo negli ultimi scampoli sono tornati nell’area avversaria senza però trovare il jolly.

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Pubblicato il 07 Settembre 2014
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