Piccoli Leonardo crescono, col video proiettore “touch”

Muro come tavolozza, dita come pennelli per dipingere grazie alla tecnologia: con un solo tocco, sfogo all’immaginazione sostenibile. Dopo la stampante 3D un altro traguardo tecnologico per il centro ReMida

re mida video proiettore

Se solo l’avesse avuto LeonardoQuante volte, alle nuove diavolerie dell’informatica e delle tecnologie touch abbiamo dedicato di sottecchi questo pensiero, rivolto al genio barbuto della Gioconda e delle mirabolanti macchine da guerra: cosa avrebbe fatto, con un decimo di quello che oggi abbiamo a disposizione? Per esempio: col video proiettore “touch” che è approdato qualche giorno fa al Chiostro di Voltorre, cosa avrebbe disegnato? E qui, passando la punta delle dita sul muro, ci si accorge che tanti piccoli Leonardo ancora in erba possono far uscire tutta la creatività e l’intelligenza semplicemente utilizzando un gesto.
«A differenza della lavagna luminosa, la “lim” – spiega Marco Quilici della cooperativa Altrementi che gestisce lo spazio ReMida che si occupa di riuso creativo – con questo videoproiettore possiamo copiare e incollare altri disegni, ma anche brani di opere d’arte, come quadri o schizzi da integrare con il “finger touch”».
Basta un tocco sulla superficie dove viene proiettato il fascio di luce per poter disegnare e dare libero sfogo alla fantasia.
Con diversi vantaggi. «La possibilità di usare qualsiasi superficie permette un grande risparmio economico – spiega Quilici -. Una volta completata la configurazione col pc, questo strumento sarà utilizzato per una gamma di attività coi bimbi che già oggi, quando vedono questo strumento, cominciano a giocare anche in gruppo: non si stancano mai».
Il centro Remida funge oramai da anni come polo della sostenibilità: qui arrivano scarti della produzione industriale e artigiana locale come plastica, legno, gomma e altro. Nel laboratorio vengono trasformati in giochi o opere d’arte dai bambini, che così, giocando, imparano a utilizzare nuovamente ciò che altrimenti avrebbe come unica alternativa la spazzatura. 
Il videoproiettore è arrivato al centro ReMida grazie alla collaborazione con B-Smart Center, una realtà di coworking e smartworking di Gallarate.
Questo videoproiettore della Epson ha un alto livello di sostenibilità dal momento che può tranquillamente sopperire alla carta: i lavori dei bambini, possono diventare così dei file, da sfogliare sul pc di casa o da far diventare opere d’arte uniche, o seriali. Quanto disegnato può essere integrato, diventando un tassello di un’opera collettiva; può venir stampato su di una maglietta o reso in 3D con una stampante incrementale.
Qui il gioco delle domande può continuare all’infinito: proprio come le serigrafie di Andy Warhol. A proposito: chissà cosa avrebbe fatto l’artista newyorkese, quello della Marilyn serializzata, nella sua “factory” con un marchingegno come questo fra le mani…

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 04 Ottobre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.