Rammarico Ducarello: “Decisivi gli ultimi 5 minuti”

Sognava un esordio da capo coach in Serie A diverso, Ugo Ducarello, e lo si può capire: il vice dello squalificato Pozzecco, pur con una squadra che ha sbagliato tanto, sperava nella zampata finale che invece è arrivata dal versante opposto. «Ho poco da dire – spiega in sala stampa – credo che abbiamo disputato per 35′ una partita discreta, in cui abbiamo lavorato in maniera aggressiva in difesa, cercando di non lasciare passaggi semplici a Cremona e chiudendo l’area il più possibile per evitare i giochi a due della Vanoli. Ci siamo riusciti sino a 5′ dalla fine quando comunque sono emersi anche i problemi in attacco: ci siamo cercati poco, abbiamo palleggiato troppo, abbiamo consentito alla Vanoli di riorganizzarsi senza così riuscire a sorprenderla. A quel punto la partita è stata spaccata da un ottimo Haynes che ha vinto i duelli in uno contro uno, attaccando sempre il ferro fino in fonodo. Insomma, anche stavolta ci è mancato un centesimo per fare la lira». 
Del suo “superiore”, Ducarello dice: «Poz mi ha aiutato prima della partita: abbiamo scherzato un po’ e mi ha fatto passare l’emozione che sentivo. Alla fine ci siamo semplicemente detti quello che vi sto riportando ora: l’analisi di quel che è successo. E ci siamo anche detti che non dobbiamo farci prendere dalla negatività: io credo che una vittoria sarebbe la migliore medicina per tutti i problemi».
Tra i – tanti problemi – chiediamo conto dell’inefficacia dei play e della cronica mancanza di difesa a zona che forse, con tanti giocatori gravati dai falli, si sarebbe potuta provare. «Nel considerare la minore pericolosità da 3 punti dei nostri play bisogna però ricordare che in estate abbiamo messo in squadra tre uomini come Rautins, Kangur e Diawara proprio per le conclusioni d lontano e li abbiamo completati con Deane e Robinson che sono bravi ad attaccare il ferro. Per quanto riguarda la zona, l’ho messa per un minuto e mezzo, ma secondo me “ballavamo” un po’ troppo sulle rotazioni, rischiando troppo sul perimetro. Così, appena Cremona ha rimesso i tiratori, sono tornato a uomo».
Per concludere Ducarello spiega: «Come contro Milano, abbiamo concesso nel momento cruciale alcuni rimbalzi d’attacco, e questo va evitato. Infine, ci mancava Eyenga e su questo posso solo dire che… quando piove si può anche mettere a grandinare».

Cesare Pancotto, vecchia volpe delle panchine di Serie A, ha l’umore opposto all’ultima volta che lo avevamo visto. Lo scorso anno a Varese lasciò incavolato la sala stampa dopo una domanda, stavolta ride sornione e si coccola i suoi giocatori: «Grande difesa, massima attenzione in tutta la partita e il clou sono stati gli ultimi 5′ con l’11-0 che sono stati il compimento della serata. In attacco siamo stati generosi: abbiamo costruito tanti buoni tiri anche se molti li abbiamo sbagliati. Però volevamo arrivare nel finale vicini a Varese per sfruttare il nostro sprint e così abbiamo fatto». Pancotto però spende parole positive anche per gli avversari. «Ribadisco che la Openjobmetis ha, secondo me, tutto per fare bene: allenatori, giocatori, società e tifosi hanno le qualità per risollevarsi presto. E vi dico di non sottovalutare Gianmarco che ha grandi qualità da allenatore».