Le acque agitate nel centrodestra samaratese
Forza Italia divisa in due dalla contrapposizione Macchi-Portalupi ha finora condizionato la definizione degli equilibri. La nomina di Macchi a "portabandiera" sembra ora sbloccare la situazione
Mancano quattro mesi alle elezioni amministrative 2014 e il centrodestra samaratese attraversato da tensioni interne potrebbe essere di fronte ad un nodo decisivo. Leonardo Tarantino, il sindaco uscente alfiere della Lega Nord, ha già ufficializzato da mesi la sua disponibilità a candidarsi, ma l’assetto complessivo del centrodestra è stato fino ad oggi paralizzato dallo scontro tra le due anime di Forza Italia, in realtà incentrata sulla contrapposizione personale tra due figure, quella di Luca Macchi e quella di Luigino Portalupi.
L’uno ex presidente del Consiglio provinciale, legato alla "area laica" di Nino Caianiello, l’altro esponente di spicco a livello locale, perno dello schieramento dei riformisti locali che tiene insieme anche la componente vicina a Cielle. È di novembre il lancio della sfida di Luca Macchi (il «ridipingere tutto di un bell’azzurro limpido»), da un mese la contrapposizione è diventata ancor più evidente, con l’ipotesi di una nuova alleanza che Macchi sarebbe stato pronto a lanciare in contrapposizione al resto del centrodestra (va notato che già in autunno Forza Italia aveva dato un appoggio formale alla candidatura Tarantino). A tentare di uscire dalle secche dell’attesa lo stesso Luigino Portalupi aveva chiesto settimana scorsa chiarezza sull’ «accordo che lo stesso (Macchi) ha definito con il "gruppo o la lista Bosello"» (i centristi però hanno escluso l’ipotesi, parlando di «illazioni»), mentre il capogruppo di Forza Italia Massimo Cappellano ha parlato dell’«ombra lunga di Caianiello che si sta proiettando su Samarate».
A sbloccare lo stallo arriva ora la nomina da parte della segreteria provinciale di Luca Macchi a "portabandiera" di Forza Italia a Samarate. È un segnale più che evidente che sancirebbe quel che da una decina di giorni era nell’aria: il mutamento di equilibrio a favore di Macchi e dell’area di Nino Caianiello, rispetto ad una linea che riconfermava l’asse forte Portalupi-Tarantino. Per Agorà sarebbe un colpo di tutto rispetto, in uno scenario 2015 che vede a Somma Lombardo la roccaforte dei "laici" di Forza Italia insidiata dall’alleanza Pd-Ncd, che replica lo schema anomalo che ha consentito la vittoria di Gunnar Vincenzi in provincia. Già giovedì sera, in consiglio comunale, si è vista grande tensione esplicita tra le due anime di Forza Italia (con un intervento del consigliere Russo, vicino a Portalupi, molto aspro nei confronti di Macchi). Come si muoveranno ora la Lega Nord e i riformisti?
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