Una grande mano rossa saluta Varese
Sarà inaugurata sabato una grande scultura di Giuliano Tomaino sulla rotonda di Viale Europa
Nel 2012 le sue grandi sculture colorate di rosso portarono una ventata di area fresca in città. L’arte gioiosa di Giuliano Tomaino aveva dialogato con grandi e piccini e da sabato una delle sue opere opera raffigurante una grande mano diventerà varesina in modo permanente grazie all’impegno di Alberto Lavit e dall’Associazione Parentesi e il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto.
Sabato 17 gennaio alle ore 11 la scultura SONO QUI sarà collocata sulla rotonda di Viale Europa, incrocio Via Uberti (a 100 metri dallo Spazio Lavit sede dell’Associazione).
La scultura, già disponibile da aprile 2014, è una splendida mano aperta rossa. L’intenzione dei promotori è quella di dare, con questa mano, un saluto di benvenuto a chi arriva a un arrivederci a chi se ne va da Varese, ma anche un bel cinque di incoraggiamento ai giovani con un’opera contemporanea dai colori cittadini.
Un simbolo concreto anche in vista di EXPO 2015 e un segnale per tutti i turisti che affolleranno la città giardino in quel periodo.
Parteciperanno all’inaugurazione, oltre alle autorità, l’artista e l’archistar Mario Botta che hanno curato nel 2012, con la collaborazione dello Spazio Lavit e di Laura Orlandi, la mostra SCULTURE ROSSE IN CITTÀ.
Alla presentazione che avverrà sulla rotonda di Viale Europa, seguirà un aperitivo allo Spazio Lavit, dove verranno presentate due nuove sculture di Tomaino a tiratura limitata in acetato di cellulosa, realizzate dalla Mazzucchelli 1849 e l’Associazione Parentesi annuncerà delle nuove importanti iniziative.
Interverranno: il Sindaco, Attilio Fontana, l’Assessore Riccardo Santinon, Stefano Clerici (assessore in carica nel 2014), Carlo Massironi, segretario generale della Fondazione comunitaria del Varesotto Onlus, presieduta da Luca Galli.
L’artista Giuliano Tomaino, l’architetto Mario Botta, il Presidente dell’Associazione Culturale Parentesi, Alberto Lavit, la storica dell’arte Laura Orlandi e alcuni membri dell’Associazione Culturale Parentesi che hanno contribuito e sostenuto l’iniziativa.
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