Chiudere l’inceneritore Accam, il consiglio comunale vota compatto

Anche il piccolo comune del castanese chiede la chiusura dell'impianto di Borsano a favore di impianti per il trattamento a freddo dei rifiuti

Il consiglio Comunale di Vanzaghello, nella seduta di venerdì 6 febbraio, ha approvato con una sola astensione, l’atto di indirizzo relativo alla situazione ed alle prospettive di Accam Spa.
Tale atto ribadisce la contrarietà già più volte espressa dal Consiglio Comunale ad ogni progetto di “revamping” dell’inceneritore sito a pochi chilometri dal territorio comunale: «un impianto obsoleto e ormai giunto al termine della sua vita dopo 40 anni di servizio». A Vanzaghello a breve partirà un innovativo servizio di raccolta rifiuti con secchi dotati di tecnologia Rfid con l’obiettivo di favorire la differenziazione spinta nonché di ridurre la quantità residua del secco indifferenziato; proprio il raggiungimento di questi obiettivi renderà inutile l’ impianto di incenerimento Accam, tenuto presente che in Lombardia c’è già sovrabbondanza di capacità di incenerimento dei rifiuti.

L’atto di indirizzo pone al centro gli obiettivi dell’igiene urbana, la tutela della salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio.
La scelta di creare le condizioni per la nascita di un impianto di trattamento a freddo della RUR tiene conto dei rapidi mutamenti tecnologici e sociali: occorre favorire lo sviluppo di un know how industriale nel settore del trattamento a freddo dei rifiuti: la zona del Legnanese e Bustese, storicamente dedita all’industria (in particolare meccanica ed energetica) potrebbe diventare un cluster per la progettazione e la realizzazione di impianti che rappresentano il futuro prossimo in questo settore.

La scelta di bocciare il revamping è ormai patrimonio condiviso da oltre una dozzina di Comuni soci di Accam e la soluzione definitiva è ormai vicina: confidiamo che anche gli altri Soci perseguano l’interesse della salute dei cittadini che non è disgiunto dall’attenzione ai risvolti economici che sono sottesi a scelte che impegneranno il nostro territorio per i prossimi decenni.
Auspichiamo che, dopo che sarà a breve messo il primo punto fermo con la decisione della chiusura e dello smantellamento dell’inceneritore, i Comuni Soci possano operare congiuntamente per scegliere le migliori strategie ed opportunità nel fondamentale servizio pubblico dell’igiene urbana.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Febbraio 2015
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