Fra rotonda e nomine, il commento di Cardanoincomune sull’ultimo consiglio comunale

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo mesi di attesa, durante il Consiglio comunale del 4 febbraio 2015 sono stati resi noti nomina e deleghe di un ulteriore assessorato all’interno dell’amministrazione Bellora. Come ho avuto modo di dire in aula, la questione solleva delle perplessità, certamente non sulle capacità e sulla cultura della figura prescelta, Marco Zocchi, ma sulle dinamiche che hanno portato a questo esito.
Esponiamole con ordine: al tempo della formazione della Giunta, il sindaco Angelo Bellora decide di assumere personalmente le deleghe a Bilancio, Affari generali, Polizia locale e altro. Nelle sue mani si concentrano quindi grandi responsabilità e una cospicua mole di lavoro: è naturale pensare che, una volta avviata la macchina amministrativa, si sarebbe cercato di scindere i ruoli, affidando perlomeno la delega al Bilancio a qualcun altro. L’eventuale assenza di una figura con i requisiti necessari all’interno del consiglio comunale poteva essere risolta ricorrendo a un “tecnico” esterno (è già accaduto in passato).
Invece il Bilancio resta al sindaco (questo non è accaduto a memoria nelle passate giunte cardanesi) e viene proposto un nuovo e fantasioso assessorato: “Indirizzo strategico e attuazione del Programma amministrativo, Semplificazione e trasparenza amministrativa, Comunicazione, Rapporti con il Consiglio comunale”.
A questo punto, non essendo forse previste particolari competenze tecniche, potremmo aspettarci che l’assessorato venga affidato a qualcuno che già siede nel Consiglio Comunale, scelto per esempio tra quelli che hanno raccolto un buon numero di preferenze alle elezioni. Invece si pesca al di fuori degli eletti.
Forse allora la nomina risponde a esigenze di equilibri politici all’interno della coalizione al governo della città? Anche in questo caso le questione sfugge e mostra di non seguire una logica politica: con la nomina di Zocchi risulta sovradimensionato un partito ormai minoritario a livello nazionale e nell’elettorato della stessa Cardano vive (Rifondazione comunista), che viene però a costituire un terzo della Giunta comunale.
Per quanto riguarda i contenuti del nuovo assessorato, dobbiamo ammettere che il “mansionario” di Marco Zocchi non ci è molto chiaro: che cosa farà, in che modi e quando? La solenne titolazione rende legittima una presenza del nuovo assessore in tutti gli organi amministrativi, dalla Giunta alle Commissioni, dagli uffici ai Consigli Comunali…restiamo in attesa di vederlo all’opera, confidando che questa ulteriore spesa vada a buon fine.

In chiusura, qualche pensiero sulla rotatoria del Cuoricino. Tra prese di posizione ideologiche e rispetto della memoria, il senso unico e il doppio senso hanno probabilmente fatto perdere di vista l’unico senso che dovrebbe contare in politica e soprattutto nella politica cittadina: il buon senso.
Questo avrebbe fornito alcune indicazioni:
• In sede di progettazione, sarebbe bene cercare di lasciare aperte diverse possibilità, per non trovarsi in futuro con nuove esigenze, ma con l’impossibilità di realizzarle per dei progetti poco lungimiranti (la viabilità di Cardano al Campo ne è già duramente provata);
• non solo le attività commerciali presenti, ma anche un auspicato progetto per lo stabile situato in via De Amicis, ora proprietà dell’Azienda Speciale, richiedono una maggiore facilità di accesso alla zona;
• per evitare di mettere in evidenza disaccordi interni al momento del voto, la maggioranza avrebbe potuto chiedere di modificare leggermente la mozione presentata dal consigliere Colucci (ad esempio vincolando il ripristino del doppio senso di marcia al buon esito di un periodo di prova) per rendere la mozione stessa condivisibile, senza chiederne il ritiro al presentatore e senza ventilare ricatti nei suoi confronti qualora non la ritirasse (“se non la ritiri, allora ti chiami fuori dalla partita", così ha chiuso il suo intervento l’assessore ai Lavori Pubblici).