Tutti in attesa della soluzione di Maroni per l’ospedale

Il Presidente della Regione presenterà al sindaco Fontana la sua annunciata "soluzione definitiva" ai problemi del pronto soccorso. Medici e sindacati sperano in un aumento di posti e personale

Il futuro del pronto soccorso di Varese sta per essere svelato. Dopo l’arrivo, lo scorso anno, dell’assessore Mario Mantovani con la relativa importante ricetta per alleviare il disagio dei pazienti, è ora la volta del Presidente Roberto Maroni che arriverà nella sede varesina della Regione per incontrare il Sindaco Attilio Fontana e spiegare la “soluzione definitiva”.

Nessuna anticipazione su quello che verrà presentato per venire incontro agli utenti ma anche agli operatori del reparto che ha vissuto settimane problematiche.

I medici del Circolo hanno espresso il desiderio di potenziare i letti e quindi restituire al presidio la capacità adeguata alla presenza di molte eccellenze. Più letti e infermieri domandano anche i sindacati preoccupati per il carico di lavoro stressante dei dipendenti.  È chiaro che il problema del PS non può essere scollegato da quello dell’intero ospedale, con tutti i suoi reparti che registrano anche liste d’attesa lunghe per le attività chirurgiche o ambulatoriali.

Dalle nostre pagine, è emersa anche la richiesta, da parte del territorio, di avere una rete più efficiente che coinvolga i piccoli presidi ( Cittiglio, Luino, Angera o Cuasso) per evitare che ci si riversi in massa all’ospedale del capoluogo.  Così come si chiede maggior efficienza alla medicina del territorio perché si renda più attiva nel prevenire accessi impropri.

In attesa di conoscere la “decisione definitiva”, dalla Regione arriva la notizia che le aziende ospedaliere del territorio potranno assumere personale: quella di Varese potrà contrattualizzare due medici e 10 dipendenti del comparto ( infermieri o tecnici), quella di Gallarate 3 dottori e 5 infermieri mentre Busto provvederà a prendere due medici. Un piccolo passo in avanti, anche se i sindacati ne richiedono molti di più.

L’arrivo di Maroni a Varese ha fatto saltare, intanto, la seduta del consiglio comunale dedicato ai letti “spariti” dal monoblocco. Interrogazione promosse dal consigliere del PD Fabrizio Mirabelli a cui il direttore generale Callisto Bravi dovrà spiegare come mai, nel trasloco nella nuova struttura avvenuta nel 2007, si siano persi così tanti posti. Il direttore, come ha già detto in occasione della visita di Striscia la Notizia, non sono stati sottratti ma sono progressivamente diminuiti in maniera progressiva rispetto alle innovazioni scientifiche e tecnologiche. 

Sul tavolo c’è anche la questione del DAMA, il servizio di accoglienza ospedaliera per persone con disabilità: « La situazione è in via di soluzione – ha assicurato il direttore Bravi – mancano da definire alcune questioni tecniche e burocratiche per riprendere a pieno ritmo questo servizio molto apprezzato». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2015
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