I pendolari salutano il Malpensa Express: “Ti guarderemo passare”
Da lunedì entrano in vigore i nuovi orari che danneggeranno fortemente i pendolari nelle ore di punta. E mentre la regione promette un monitoraggio c'è già chi pensa a proteste plateali
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E’ un addio quello tra i pendolari di Busto Arsizio e il Malpensa Express che, al ritorno lunedì al lavoro, seguirà i nuovi orari. La lunga battaglia portata avanti dai comitati è riuscita a spuntare tre soli treni diretti a Cadorna nelle fasce di punta (quelli al minuto 35) e altrettanti da Milano (alle 57). Troppo pochi, dicono i comitati che chiedono almeno il ritorno del convoglio delle 8.04.
Un treno che passerà lo stesso ma che non fermerà più a Busto. Da qui nasce l’epitaffio che questa mattina i pendolari hanno dedicato al loro treno: “Addio al viaggio in mezzora, al part time a 5 ore, alla commissione prima di cena, all’accompagnare i figli a cena”. I viaggiatori diretti a Cadorna finiranno così ad affollare i convogli da e per Novara mentre altri potranno salire sul treno extra diretto a Porta Garibaldi e Centrale (aggiunto al minuto 22).
Lunedì, dunque, andrà in scena il nuovo orario previsto dalla regione contro il quale si è sollevato un coro bipartisan e che lo stesso assessore regionale ai trasporti, Alessandro Sorte, aveva definito “un bel guaio”. E così mentre il Pirellone promette un monitoraggio delle condizioni di viaggio con i nuovi orari qualche pendolare inizia a pensare ad azioni plateali per fermare il treno.
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Come già scritto qualche giorno fa, ribadisco ancora la gravità dei tagli dei primi collegamenti del mattino da Busto verso Malpensa. Da lunedì sarà possibile utilizzarlo per aerei in partenza dalle 0730 in poi ma non prima, e questo per una città che vorrebbe essere la porta di accesso di Malpensa non è accettabile.