Al nido Bianconiglio, si cresce imparando

Il primo incontro dei bambini con il mondo esterno avviene spesso all'asilo nido. Iniziamo un viaggio all'interno di questo universo fatto di educazione e divertimento. Prima tappa, Castellanza

bianconiglio

L’asilo nido “Il Bianconiglio” si trova a Castellanza in viale Italia 136. La coordinatrice Giusy Salvà ci racconta il servizio nido e le sue particolarità.

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L’asilo nido Bianconiglio 4 di 7

Quale è stata la motivazione che l’ha spinta ad aprire un asilo nido?
«Andiamo un po’ in la nel tempo. Ho cominciato 17 anni fa. Io ho due figlie e avevo lasciato il lavoro per poterle seguire. L’attività mi impegnava il pomeriggio e all’epoca asili nido che tenessero i bambini solo una parte della giornata non ce n’erano, per cui da lì ho cominciato a pensare al fatto che forse c’era bisogno anche di servizi alternativi al classico asilo nido. Da qui, dopo varie esperienze, 10 anni fa ho aperto questa struttura».

Quanti bambini può ospitare?
«Questo è un micronido, quindi sono massimo 10 bambini compresenti; poi, siccome giochiamo sulla flessibilità, abbiamo bambini che vengono solo il mattino, o solo il pomeriggio, oppure bambini che frequentano due o tre giorni alla settimana perché ci sono genitori che fanno i turni o fanno il part time verticale, quindi cerchiamo di andare incontro il più possibile alle esigenze. Con una struttura piccola è possibile farlo. Così abbiamo qualche iscritto in più rispetto ai 10 bambini, ma in compresenza non superano mai il numero massimo consentito».

Come sono suddivisi gli spazi all’interno del nido?
«Abbiamo l’ingresso con gli armadietti, poi abbiamo il salone che è suddiviso in angoli chiusi con degli appositi cancelletti. Il salone è dove si sta praticamente tutta la giornata, c’è l’angolo della psicomotricità, l’angolo morbido, quello dei laboratori dove si svolgono le attività. Poi c’è la cucina interna, essendo un micronido c’è la possibilità di poter cucinare direttamente noi, all’interno di questo spazio oltre a cucinare facciamo mangiare i bambini. C’è il bagno, la stanza della nanna e un altro locale che è praticamente uno spazio che viene utilizzato sia come stanza della nanna sia come biblioteca. Ogni 15 giorni diamo i libri ai bimbi da portare a casa, da leggere con la mamma e il papà e poi li riportano».

Ci sono particolari attività o progetti attivi in questo periodo?
«Adesso stanno facendo il corso di acquaticità. Questa attività due tre mesi e va da marzo a maggio e viene fatta nella piscina di Gorla Minore. A questo corso partecipano solo i bimbi che sono più autonomi e che hanno compiuto almeno un anno e mezzo».

Mi potrebbe indicare più o meno il costo per bambino?
«Il costo dipende dalla fascia oraria di frequenza. Diciamo che una giornata media di 8 ore costa sui 550€ compreso i pasti».

Parlando della cucina, ho letto sul sito che il cibo che i bambini mangiano è esclusivamente biologico. Come mai questa scelta?
«L’alimentazione a me preme parecchio e quindi sto molto attenta e cerco di utilizzare soprattutto la frutta e la verdura di origine biologica. Il menù stesso è un po’ diverso dai soliti perché utilizziamo i cereali che generalmente vengono usati poco, per cui ci può essere la zuppa di farro, la minestra d’orzo, il tortino di miglio. Utilizziamo anche il tofu. Per la merenda invece di dare il latte normale diamo il latte vegetale. Cerchiamo di variare anche perchè mi sono resa conto che questi bambini mangiano poche cose e sempre le stesse, allora almeno qui hanno la possibilità di variare e di conoscere il cibo».

I genitori vengono coinvolti spesso?
«Noi cerchiamo di coinvolgerli il più possibile. Nel periodo di novembre facciamo un incontro a settimana dove prepariamo il lavoretto o il giochino che poi babbo natale porta ai bambini. Poi facciamo la festa di carnevale e la festa di fine anno. In più da un paio di anni abbiamo fatto il gruppo di whatsapp, per cui ci teniamo in contatto quotidiano con tutti, mandiamo le foto delle attività quotidiane e anche durante il fine settimana ci scambiamo qualche messaggio. Per me è fondamentale riuscire a creare un rapporto familiare con il genitore, proprio perchè il bambino ha bisogno della famiglia».

Mi può fare una descrizione della giornata tipo?
«Apriamo alle 6.45 e siamo aperti fino alle 19.00. Fino alle 9.30 c’è l’ingresso, alle 10.00 facciamo la merenda. Poi c’è il cambio e andiamo in bagno, abbiamo le nostre canzoncine in inglese prima della merenda, dell’accoglienza e cantiamo anche durante la giornata. Dopo il cambio si torna in salone e si cominciano le attività, a seconda delle giornate una volta ci sono i travasi, una volta facciamo il didò e a volte coloriamo con le tempere. Alle 11.30 c’è il pranzo, verso le 13.00 c’è chi va a casa, però gli orari di entrata e di uscita non sono così rigidi. Alle 13.30 vanno a fare la nanna, poi fanno la merenda nel pomeriggio verso le 15.30 o comunque quando si svegliano. Dalle 16.00 in poi c’è l’uscita».

Il personale da quante persone è composto?
«Siamo io e Laura, poi ci sono delle persone che si alternano a seconda dei momenti o delle giornate, perchè ci sono giorni che ci sono pochi bambini e non stiamo qui in tre».

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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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