Dall’Olanda con 3 chili di cocaina nascosti nel motore dell’auto
Tre le persone arrestate dai finanzieri. Sequestrati anche 26mila euro

Un viaggio dall’Olanda con la droga nascosta nella meccanica della macchina. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, nel corso indagini alla repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alla fine hanno tratto in arresto, a e Buccinasco, tre uomini di nazionalità albanese, trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, per un peso complessivo di oltre 3 kg.
A seguito di mirata attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Milano, i finanzieri hanno scoperto che il capo del sodalizio criminale investigato, dopo essersi dotato di un’autovettura munita di appositi doppifondi, aveva incaricato uno degli indagati di partire alla volta dell’Olanda per l’acquisto di una consistente partita di droga.
A distanza di pochi giorni, saputo dell’imminente rientro in Italia dell’autovettura sospetta, i finanzieri hanno messo sotto controllo la zona vicina ai domicili individuati nel corso delle investigazioni. Dopo lunghi appostamenti i militari sono riusciti ad intercettare l’autovettura segnalata mentre giungeva nel comune di Trezzano sul Naviglio e a bloccare il conducente. L’uomo è stato subito sottoposto a perquisizione.
La successiva ispezione dell’autovettura utilizzata permetteva alle Fiamme Gialle di rinvenire due panetti di sostanza stupefacente del tipo cocaina (per un peso complessivo di oltre 2,3 kg), abilmente occultata dentro un doppiofondo ricavato nell’abitacolo dell’autovettura.
Ingegnoso il nascondiglio: la droga veniva, infatti, rinvenuta all’interno di uno spazio naturale che collega il cambio al motore della macchina, accessibile solo dopo la rimozione di una piastra di metallo, munita di serratura ad apertura meccanica, estraibile con la pressione di un piccolo ferretto, da inserire in una finta vite con micro foro al centro.
E’ stato inoltre individuato un secondo doppiofondo, ricavato nel vano airbag del lato passeggero, accessibile da una piccola botola, individuabile dopo la rimozione dell’intero porta oggetti del cruscotto, anche in questo caso possibile mediante l’utilizzo di un ferretto che, inserito in un micro foro, azionava meccanicamente l’apertura di due serrature create appositamente sul retro del vano stesso.
Le operazioni di perquisizione, estese ai domicili del conducente dell’autovettura e dell’organizzatore del viaggio, hanno portato al sequestro di oltre 26.000 euro in contanti.
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