Giacon: “Il Centrosinistra invoca la prescrizione”

Il sindaco Giacon risponde alla nota del Centrosinistra sulla ex ceramica Lago

laveno mombello

Riceviamo e pubblichiamo la nota della lista Centrodestra e indipendenti a firma del sindaco di Laveno Mombello e candidata Graziella Giacon

Ormai la sinistra dimostra di essere in stato confusionale ed in maniera scomposta e mistificatoria cerca di nascondere la realtà dei fatti in modo non veritiero.

La vertenza relativa al progetto ex Ceramica Lago non è stata scoperta l’altro ieri, ma l’abbiamo contestata aspramente sin dalla sua nascita nel 2009, quanto il Consiglio Comunale approvò la variante senza tener conto delle giuste osservazioni fatte dalla minoranza, che, allora rappresentata dai consiglieri Martelossi, Besana e Salvemini, abbandonò la seduta in segno di protesta rilasciando apposito comunicato..

Che la variante fosse piena di illegittimità sin dalla sua approvazione è un dato di fatto: le nostre osservazioni, più che legittime, erano state disattese in maniera allora ridicola.

Proponemmo proprio nel 2010 segnalazione alla Corte dei Conti indicando sommariamente le problematiche, ma solo durante il nostro mandato abbiamo potuto accertare meglio i fatti, che hanno avuto i seguenti sviluppi:

anno 2012 ci è stato rilasciato parere dell’ Avv. Prof. Perfetti in merito all’illegittimo sconto fatto agli Attuatori dall’amministrazione di Centrosinistra sull’importo di Monetizzazione delle Aree a Standard non cedute, con opere in permuta. Ben 474.979,01€ che sarebbero meglio stati impiegati in bisogni comunali.

nel 2013 il responsabile del Servizio Urbanistico del Comune di Laveno M.llo sulla base del parere legale sopra richiamato, ha disposto un provvedimento di autotutela avvisando la proprietà ex Ceramica Lago, che la previsione contrattuale era difforme alla legge (per violazione dell’art.46 della L.R.12/2005 e smi), invitando la stessa a trovare una soluzione bonaria della vertenza;

si sono succeduti vari incontri tra Amministrazione e Proprietà Attuatrice che però non hanno portato a soluzioni transattive favorevoli all’ amministrazione comunale;

nel 2014 il Consiglio Comunale sulla base del parere legale e del procedimento attivato dall’Ufficio Tecnico Comunale, ha deciso di revocare la parte di Convenzione non legittima (scomputo Sala Ipogea con oneri di Monetizzazione), dando mandato allo stesso ufficio tecnico di predisporre gli atti opportuni, non da meno di accertare la legittimità di tutte le altre parti oggetto di nuovo contratto
convenzionale.

Gli attuatori della ex Ceramica Lago hanno ricorso al TAR Lombardia contro la richiesta di pagamento, sostenendo che non fosse a loro ascrivibile la colpa di quanto pattuito in Convenzione, in quanto testo predisposto ed approvato dal Consiglio Comunale in carica nel 2009. Il TAR si pronuncerà nell’udienza fissata al prossimo 17 giugno 2015.

Ci accusano oggi di non aver revocato il progetto 2009 : ma lo sanno perfettamente che questo era impossibile da realizzare, in quanto revocare una Convenzione sottoscritta da Notaio (seppur solo 4 gg prima delle Elezioni del 2010), non è strumento del Consiglio Comunale. Solo la sentenza di un Giudice potrebbe revocare un Atto Pubblico, non il Consiglio Comunale!.

Oltremodo durante la procedura di verifica degli atti, è emerso, poi confermato dagli stessi funzionari, che la modifica alla Convenzione posta in essere da parte del Centrosinistra, pur contenendo importanti pattuizioni che riguardavano il patrimonio Comunale e la sua illegittima dismissione, mancavano addirittura , perché di fatto non richiesti, del Parere degli Affari Generali, del servizio Economico-Contabile, della Perizia di Stima del valore delle aree da monetizzarsi, e del Piano Economico di Gestione della nuova Sala Ipogea. Tutto questo obbligatorio per Legge.

Di tutto quanto è stata fatta precisa relazione nel Consiglio Comunale dello scorso 19 marzo 2015, che la minoranza del Centrosinistra aveva disertato dopo aver fatto Lei interrogazione in materia!.

Nella relazione è stato esplicitato e precisato il Danno Patrimoniale patito dal Comune di Laveno Mombello, in ordine alle presunte illegittime pattuizioni fatte con la stipula della Convenzione di Variante.

Dunque davanti a tutti questi fatti, come si poteva non segnalare quanto alla Procura della Corte dei Conti?

Il Sindaco è un pubblico ufficiale comunque, è obbligato segnalare presunte irregolarità, ciò è un atto dovuto e in ogni caso il Comune non ha oneri a carico e non come falsamente scritto sull’articolo a titolo gratuito. Il significato è molto diverso!!

Oggi il Centrosinistra invoca una presunta Prescrizione perché sono fatti di 5 anni fa…..è vero sono fatti di 5 anni fa, ma le conseguenze economiche nel bilancio del Comune di Laveno Mombello sono ancora oggi attuali. Aver dismesso 99 autorimesse interrate, 1 ufficio di 80 mq, e 4000 mq di Parco Pubblico, per far edificare 4 nuovi condomini alla proprietà della Ceramica lago, non è cosa da poco.

Ci accusano uno sforamento del patto di Stabilità di 422.000€, ma se avessimo incamerato le giuste monetizzazioni questo non si sarebbe avverato, né tanto meno sarebbe successo se avessimo potuto alienare le cospicue proprietà immobiliari che la Convenzione del 2003 aveva concesso al Comune di Laveno Mombello.

Quindi oggi paghiamo un prezzo economico per scelte sventurate fatte 5 anni fa dall’Amministrazione del Centrosinistra.

Quindi non facciamo intimidazioni , ma chiediamo solo ad un organo super-partes, la Corte di Conti, di pronunciarsi sul piano del diritto se quanto subito in danno dal Comune di Laveno Mombello è realtà o fantomatica visione politica .

La cosa pubblica è di tutti, ed i diritti di tutti vanno fatti rispettare nelle sedi più opportune.

Poi quelli del Centrosinistra giustifichino loro, perché hanno acquistato la discarica del Gaggetto per 50 €/mq ed hanno venduto un Parco Comunale come area edificabile, a 37 €/mq.

Ci meravigliamo che di queste cose nessuno parli e noi che le evidenziamo, veniamo accusati di strumentalizzazione e addirittura dovremmo sentirci in colpa per tutelare gli interessi pubblici.

Graziella Giacon

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Maggio 2015
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