Il Cardinale Scola in Libano e Iraq

L'arcivescovo di Milano sarà in medio oriente dal 16 al 21 giugno in risposta a due inviti. Aperta una raccolta fondi per la città di Erbil

Angelo Scola al Seminario di Venegono (inserita in galleria)

L’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, sarà in Libano e in Iraq dal 16 al 20 giugno, in risposta a due inviti. Il primo del patriarca libanese di Antiochia dei Maroniti cardinale Béchara Boutros Raï, per intervenire ai lavori del Sinodo dei vescovi libanesi sulla presenza cristiana in Libano e Medio-Oriente e sul tema della Famiglia con la Commissione episcopale delle diocesi.

Altro caloroso invito all’Arcivescovo di Milano è giunto dal patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphaël I Sako, per visitare i campi profughi nel nord dell’Iraq.

Quest’ultimo appuntamento, in particolare, accadrà il 19 giugno quando Scola sarà ad Erbil per portare la solidarietà della Chiesa ambrosiana ai cristiani perseguitati e costretti a fuggire dalle proprie terre.

Per questo il cardinale Scola e Caritas Ambrosiana lanciano una raccolta fondi straordinaria per sostenere le necessità immediate delle migliaia di famiglie profughe che hanno trovato riparo ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, dopo la conquista da parte di Isis di Mosul e dei villaggi della piana di Ninive, nel nord dell’Iraq.

Le condizioni di vita nei campi profughi di Erbil sono precarie. Da quasi un anno si vive nelle tende allestite nei cortili delle chiese, oppure in alloggi di fortuna sovraffollati. Per queste famiglie che hanno perso tutto ricominciare è complicato, trovare un nuovo lavoro difficile e si è costretti a contare quasi esclusivamente sulla solidarietà. Nei campi di Erbil, Dohuk e Zakho i bambini necessitano di assistenza, cure, attività educative e scolastiche.

«Nell’ultimo anno, più di 125 mila cristiani sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi solo perché hanno scelto di rimanere cristiani, rifiutando le condizioni imposte dall’Isis – spiega, il vescovo di Erbil, mons. Bashar Warda. –  Hanno dovuto abbandonare i loro villaggi di notte, nell’oscurità. Molti di loro hanno percorso il loro personale Calvario per lunghe ore, dopo essersi lasciati alle spalle tutto tranne i vestiti che avevano indosso. Oggi abbiamo famiglie che vivono completamente grazie alla carità degli altri. Meno di un anno fa, quelle stesse famiglie vivevano nelle loro case, sostenendosi da sole, con entrate sufficienti o abbondanti».

Caritas Iraq impegnata da tempo nel Kurdistan iracheno a fianco delle centinaia di migliaia di famiglie scappate dalla guerra, cura la distribuzione di aiuti umanitari, kit igienico sanitari, cibo, vestiti, l’assistenza sanitaria e attività educative/scolastiche a favore dei bambini, coordinando con le ong Focsiv e AVSI l’attività dei volontari e dando supporto all’impegno delle parrocchie.   

Per sostenere queste sorelle e fratelli nella prova, per fare fronte alle loro esigenze immediate e in particolare per attivare attività educative e scolastiche a favore dei bambini è importante fare una donazione secondo le seguenti modalità, indicando della causale: “Cristiani perseguitati in Iraq”.

Raccolta fondi CRISTIANI PERSEGUITATI IN IRAQ:

       Donazione diretta presso l’Ufficio Raccolta Fondi in via S.Bernardino, 4 a Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)

       Conto corrente postale n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS

       C/C presso il Credito Valtellinese, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT17Y0521601631000000000578

        C/C presso la Banca Popolare di Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus  IBAN: IT51S0558401600000000064700

       C/C presso Banca Prossima, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus  IBAN: IT97Q0335901600100000000348

       C/C presso IW Bank, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus IBAN: IT97Z0308301607000000002700

       Tramite carte di credito:
Donazione telefonica chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio (vedi sopra)

            Collegandosi al sito www.caritasambrosiana.it

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Pubblicato il 31 Maggio 2015
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