Sette chili di cocaina nel doppiofondo della macchina

Dopo i tre arresti e il sequestro di oltre 3 kg. di sostanze stupefacenti eseguiti nei giorni scorsi dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria, le Fiamme Gialle varesine hanno inferto un nuovo duro colpo al traffico internazionale di droga.

Infatti, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, nel corso di uno specifico servizio finalizzato alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto, ad Arcore, un uomo di nazionalità albanese, trovato in possesso di quasi 7 kg di sostanza stupefacente di cocaina.

Le Fiamme Gialle varesine, avuta notizia dell’imminente arrivo di un grosso quantitativo di droga proveniente dall’Olanda e destinata al mercato dello spaccio in Lombardia, si sono messe sulle tracce del conducente dell’autovettura segnalata, avviando preliminari accertamenti sul suo conto e sui luoghi ove il carico avrebbe potuto essere temporaneamente custodito, in attesa della successiva cessione a favore di altri acquirenti.

Dopo lunghi appostamenti, i militari hanno, dapprima, intercettato l’autovettura segnalata mentre giungeva nel citato comune brianzolo e, successivamente, provveduto a bloccare il conducente, il quale è stato subito sottoposto a perquisizione personale.

Nell’auto, la droga – del peso complessivo di quasi 7 Kg di cocaina suddivisa in panetti confezionati – è stata rinvenuta all’interno di un doppio fondo ricavato tra il pianale sottostante il sedile del conducente e la carrozzeria esterna. Particolarmente interessante è risultata la presenza, nel medesimo nascondiglio, di 5 telefoni cellulari nuovi e di altrettante schede sim da utilizzare, presumibilmente, in occasione dei futuri contatti tra il corriere ed i fornitori olandesi.

Come nel precedente sequestro di qualche giorno fa, l’ingegnoso meccanismo di apertura del vano segreto, azionabile solo dopo la rimozione del sedile e di una piastra di metallo, munita di serratura ad apertura meccanica, estraibile con la pressione di un piccolo ferretto, da inserire in una finta vite con micro foro al centro, non è sfuggito all’esperienza dei finanzieri intervenuti.

L’estensione delle attività di perquisizione ha, inoltre, consentito di sequestrare: € 4.450 in contanti presso l’abitazione di residenza sita ad Arcore ed ulteriori € 18.000, sempre in contanti, all’interno di un’altra autovettura in uso al predetto, anche in questo caso occultati all’interno di un ennesimo doppio fondo ricavato sotto il sedile del conducente.

Come da disposizioni impartite dal Dr. Alessandro Pepè, P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Monza, il cittadino di nazionalità albanese (D.O, 26 anni) è stato arrestato e condotto in carcere.