Fatturati che crescono a due cifre. La rivincita delle medie aziende

Non hanno risentito della crisi e fanno registrare un aumento dei ricavi delle vendite superiore al 20%

Bosello High Technology a Cassano (inserita in galleria)

Un’inchiesta pubblicata dal “Sole24 ore” di martedì 11 aprile, relativa allo stato stato di salute della manifattura italiana, evidenzia una polarizzazione tra una moltitudine di pmi che fa fatica a stare sul mercato e una serie di aziende di medie dimensioni che invece operano con successo sui mercati internazionali ed escono dalla crisi con meno problemi di altre. Un quadro di fondo che trova un riscontro anche nel sistema delle imprese varesine. In particolare, a far registrare le migliori performance in termini di crescita del fatturato sono un gruppo di aziende del settore meccanico.

Secondo i dati pubblicati da “Made in Varese”, le aziende che non hanno risentito della crisi, facendo registrare un aumento dei ricavi delle vendite superiore al 20%, sono tutte meccaniche di medie dimensioni (per medie dimensioni si intende un’azienda con un fatturato che va dai 10 ai 50 milioni di euro) a partire dalla Bosello HT di Cassano Magnago che tra il 2012 e il 2013 ha avuto un incremento del ricavi del 41,5% passando da 17 milioni di euro a quasi 25 milioni. Il fatturato della Cesare Galdabini di Cardano al Campo cresce del 22,7% , ovvero da 19 a 24 milioni di euro, quasi eguagliato dal + 22% della Rmt Valvomecc. di Solbiate Arno che passa da 45 a 55 milioni di euro, mentre la Rheavendors Ind. di Caronno Varesino incrementa il proprio fatturato da 46  a 55 milioni di euro (+20%). Quello della Ms di Fagnano Olona è invece molto di più di un salto perché il suo fatturato schizza da 29 a 51 milioni (+77,3%) di euro, così come per la Loterios di Gerenzano, che passa da 32  a 60 milioni (85%).

Il Centro Studi di Intesa San Paolo, in una ricerca dal titolo “Economia e finanza dei distretti industriali” del dicembre scorso, spiega le ragioni di questa crescita, nonostante la recessione. Uno dei fattori determinanti è l’appartenenza a un distretto industriale, in genere più dinamico e internazionalizzato.

Nel biennio 2015-16, secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Banca Intesa, si dovrebbe assistere a un’accelerazione del ritmo di crescita delle imprese distrettuali, diffusa a tutte le principali filiere produttive. «In media, l’aumento previsto del fatturato è del 3,1% nel 2015 e del 3,2% nel 2016. Secondo le nostre attese, nel 2016 il fatturato si porterà su livelli superiori ai valori toccati nel 2008; solo il prossimo anno pertanto si chiuderà definitivamente il gap accumulato nel quadriennio 2008-12».

 

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Pubblicato il 11 Agosto 2015
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