Giudice di Pace, l’appello del sindaco di Legnano

Alberto Centinaio ribadisce la volontà di riportare il servizio in città ma chiede la collaborazione dei comuni dell'Altomilanese: "Le spese vanno ripartite, impensabile far pagare tutto a Legnano"

sparatoria palazzo giustizia milano

Il sindaco Alberto Centinaio ha avviato nei giorni scorsi dei contatti con le Amministrazioni comunali che fanno parte del distretto del Giudice di Pace per dare seguito a quanto stabilito dal Consiglio comunale aperto del 27 luglio scorso. Un incontro si è svolto in settimana a cui erano invitati i sindaci dei comuni che in quella occasione avevano ufficialmente manifestato la propria volontà ad affiancare Legnano per il ripristino della sede in città.

All’invito – rivolto ad Arconate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Magnago, Rescaldina e Vanzaghello – hanno risposto soltanto i sindaci di Busto Garolfo, Canegrate e Rescaldina. I presenti hanno concordato sulla necessità che la suddivisione degli oneri per il mantenimento del Giudice di Pace debba essere condivisa fra tutti i 17 comuni appartenenti all’area territoriale del soppresso ufficio. A questo scopo hanno deciso di riproporre un nuovo incontro per mercoledì prossimo.

«Ai miei colleghi – aggiunge Centinaio – ho ribadito quanto già da me detto più volte in passato, e cioè che gli oneri derivanti dal ripristino del Giudice di Pace non possono gravare tutti sul Comune di Legnano. Ciascuno deve fare la propria parte. E’ una questione di serietà e di coerenza». Legnano ha già manifestato la volontà di mettere a disposizione la sede all’interno di Tecnocity e il personale comunale necessario: 4 unità che, sulla base delle verifiche in corso, potrebbero diventare 5.

«Diversamente da quanto qualcuno possa pensare – puntualizza il Direttore Generale Livio Frigoli – i dipendenti comunali non passano il loro tempo con le mani in mano. Il loro numero è già sceso significativamente nell’arco di pochi anni per contenere le spese e il venir meno di altre 4 o 5 unità graverà non poco sulla macchina comunale». Da qui l’importanza che ogni comune si assuma le proprie responsabilità senza ulteriori indugi.

Il sindaco Centinaio conclude lanciando un appello: «Il Consiglio comunale del 27 luglio si è chiuso con l’approvazione pressoché unanime di un ordine del giorno in cui si richiamavano i costi dell’operazione e si invitavano sindaco e giunta a proseguire con i comuni limitrofi le intese finanziarie ed operative per il riparto degli oneri. Io mi sto muovendo con forza in questa direzione, chiedo però anche a tutte le forze politiche firmatarie di fare analoghi passi presso i loro colleghi dei comuni coinvolti».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Settembre 2015
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