Con le indicazioni per telefono ogni cittadino diventa soccorritore

Gabriella Somaini, infermiera responsabile di Soreu Varese, spiega cosa fare in caso di arresto cardiaco. La chiamata al 112 e le prime cure

Chiamare il 112 e spiegare cosa succede. Poi, se te la senti, puoi farti guidare dal personale medico e infermieristico per applicare le piastre alla persona in arresto e defibrillare.

Niente roba da ER, niente scene da film: due cerotti, un pulsante da schiacciare e il torace della persona che si muove leggermente per la scossa che, si spera, riesca a far ripartire il cuore.

Sono poche ma decisive le cose da sapere per affrontare un arresto cardiaco. Praticare il massaggio cardiaco non è difficile ma è necessario avere pratica per farlo in maniera efficace. La presenza del defibrillatore, dunque, può rappresentare lo spartiacque fra la vita e la morte di una persona.

Gabriella Somaini è infermiera professionale e coordinatrice di Soreu Varese (118), e spiega chi può utilizzare il defibrilltore e cosa fare in caso di bisogno.

«Tutto il personale infermieristico è abilitato all’utilizzo di questo strumento – afferma – . Attualmente in provincia di Varese dal punto di vista dei mezzi di soccorso sanitario abbiamo strumenti di questo tipo a bordo di quattro automediche, di tre mezzi di soccorso infermieristico e di 23 ambulanze presenti sul territorio: in tutti questi casi il personale è in grado di utilizzare il defibrillatore. Poi ci sono i “laici” cioè persone che hanno partecipato a corsi di primo soccorso e sono in grado di fare il massaggio cardiaco e di collegare le piastre del defibrillatore».

In tutti questi casi l’impiego della macchina viene seguito da persone preparate. Ma se mi trovo in piazza a bere un aperitivo, non ho mai preso in mano questo strumento e una persona cade a terra all’improvviso, cosa faccio? Posso usare ugualmente il defibrillatore?

«La prima cosa da fare, se non si hanno nozioni di primo soccorso e non si è in grado di praticare il massaggio cardiaco è di avvisare il numero unico di emergenza urgenza, il 112. Da qui verremo messi in contatto con l’operatore del soccorso sanitario che potrà guidare per telefono all’utilizzo del defibrillatore semi automatico. Si tratta di uno strumento che è in grado di spiegare, attraverso una voce, che cosa fare e quando premere il pulsante per defibrillare».

L’impiego è semplice ma è necessario tenere presenti alcune accortezze: per esempio far allontanare le persone durante la scarica elettrica ed evitare l’utilizzo in ambienti troppo umidi per via del rischio di perdita di efficacia dei presidi.

Se non c’è il defibrillatore nelle vicinanze? «Si deve chiamare sempre il 112 che ha una mappa dei punti in cui è possibile trovare questa strumentazione, che è portatile. Altrimenti è possibile eseguire il massaggio cardiaco ogni volta che una persona è incosciente e non respira»

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Ottobre 2015
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