I bambini nei campi di sterminio. Disegni in mostra in Comune
La mostra “Se questo è un bambino” è allestita in Sala dei Papi in Comune a Casciago e resterà aperta fino a venerdì 26 febbraio dalle 10 alle 12.45

“Se questo è un bambino”. I disegni dei bambini rinchiusi nel campo di concentramento di Theresien in mostra a Casciago. Nella mattinata di lunedì 22 febbraio si è tenuta l’inaugurazione nella Sala dei Papi del Municipio, dove 27 tavole che riproducono immagini e poesie dei piccoli rinchiusi nel campo di Theresienstadt, nell’attuale Repubblica Ceca, dove perirono circa 35 mila detenuti. Degli 87 mila prigionieri deportati a Est, dopo la guerra fecero ritorno solo 3097 persone. Il campo di Teresien, o Terezìn, è famoso per essere stato quello con il maggio numero di prigionieri bambini, circa 15 mila, neonati compresi.
A fare da padrone di casa davanti ai giovanissimi studenti (presenti sia gli alunni delle medie, sia quelli di 4^ e 5^ elementare di Casciago e Morosolo) il sindaco di Casciago Andrea Zanotti e insieme a lui l’ideatrice della mostra, la professoressa di lettere e storia della scuola media “Villa Valerio” Marilena Codispoti e il segretario della sezione Anpi di Gavirate e Besozzo Giovanni Migliore.

Una mostra dal tema forte, realizzata grazie al materiale messo a disposizione dell’Anpi e allestita nella sala del Comune di Casciago per volontà dell’amministrazione comunale: «Abbiamo voluto che fosse allestita qui, anche per permettere al pubblico di vederla negli orari di apertura del Comune – spiega il sindaco Zanotti -. Quelli della persecuzione agli ebrei e dei campi di concentramento sono temi che devono essere spiegati e di cui va tramandata la memoria, soprattutto in un periodo nel quale i protagonisti vanno via via diminuendo: tenere vivo il ricordo e diffondere valori fondanti della nostra società anche a chi viene da altri Paesi è un compito delle istituzioni e della scuola. I valori della Resistenza e della libertà devono essere conosciuti e fatti propri fin da piccoli, per questo abbiamo aderito a questa bella iniziativa».
«Abbiamo introdotto l’argomento ai ragazzi con un percorso partito dal Giorno della Memoria – spiega la professoressa Codispoti -, come per altro facciamo ogni anno grazie all’ottimo rapporto con l’Anpi provinciale. Abbiamo spiegato agli alunni cos’era il campo di Theresien e come sia stato possibile recuperare questi disegni. L’argomento li ha colpiti molto, anche perchè hanno colto la vicinanza di età con i prigionieri bambini del campo: le domande sono state tante, molti hanno chiesto come sia stato possibile che i piccoli del campo abbiano potuto disegnare: Migliore dell’Anpi ha spiegato loro che fu una maestra a portare nel campo il materiale, grazie al quale sono stati realizzati disegni e scritti. C’è stata molta curiosità e attenzione e siamo contenti che il Comune abbia abbracciato l’iniziativa».
A margine della mostra, sono stati costruiti parecchi eventi. Martedì 23 febbraio in mattinata (ore 11.30) gli studenti di terza incontreranno in Sala dei Papi Stella Bolaffi, figlia di un partigiano e vittima delle leggi razziali che le impedirono di andare a scuola e la costrinsero a scappare dalla sua casa. La mostra “Se questo è un bambino” è allestita in Sala dei Papi in Comune a Casciago e resterà aperta fino a venerdì 26 febbraio dalle 10 alle 12.45.

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