Furti, dai trattori al grana padano: cascine nel mirino, il 2016 parte male
Analisi di Coldiretti Lombardia sul periodo di gennaio e febbraio
Trattori, pannelli solari, gasolio e perfino forme di grana padano. Il bottino delle razzie in cascina è sempre più diversificato e anche il 2016 è partito male, dopo che a metà del 2015 in un paio di mesi estivi erano spariti ben 6 mezzi agricoli fra Milano e Pavia. Anche l’ultimo episodio di quest’anno, pochi giorni fa, si è verificato in provincia di Pavia – spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia sul periodo di gennaio e febbraio – a Mede sono spariti 250 litri di carburante prelevati da alcuni veicoli da lavoro. Mentre due settimane fa nel Cremonese, a Corte de’ Cortesi, sono stati saccheggiati 300 pannelli solari di un impianto fotovoltaico in un’azienda agricola, per circa 90mila euro di danni. Nelle cascine in provincia di Mantova, insieme ai trattori e al gasolio, sono state rubate forme di grana e di parmigiano, pluviali di rame e capi di bestiame, compresi i 200 maiali spariti da un allevamento di Quistello a gennaio.
I ladri hanno colpito anche a Milano, due settimane fa alla cascina Battivacco, realtà agricola all’interno del quartiere Barona: i ladri hanno scassinato la porta d’ingresso, rubando apparecchi elettronici, gioielli e un’auto. A Como invece, anche a gennaio, sono spariti cesoie, tosaerba e altro materiale dai furgoni di alcuni florovivaisti impegnati nella manutenzione del verde. Il tutto mentre nel 2015 a livello nazionale sono avvenuti 2.570 furti di attrezzature e trattori e anche 490 casi di abigeato. «La collaborazione con le forze dell’ordine è strategica – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – nelle aziende agricole l’attenzione è alta, anche perché con l’arrivo della primavera inizieranno a pieno ritmo i lavori nei campi e aumenterà il rischio per i macchinari più importanti: dai trattori alle autobotti, dagli erpici alle mietitrebbia».
Secondo l’ultimo rapporto Europol (l’Agenzia europea delle forze dell’ordine) sui veicoli rubati nella UE: «Il numero di furti di trattori è in crescita anche in Italia: a colpire sono bande ben organizzate, che spesso caricano i mezzi rubati su camion e li portano in altri paesi, come l’Ungheria e la Romania». I ladri colpiscono prevalentemente di notte, e approfittano anche dei turni di irrigazione e del fatto che di solito i mezzi si trovano in zone isolate. «In questi casi al danno si aggiunge la beffa – sottolinea Prandini – perché molto spesso l’agricoltore sta ancora finendo di pagare il finanziamento con cui ha comprato l’attrezzatura rubata, dai cui i ladri riescono a ricavare quando va bene il 10 per cento del valore reale. Mentre per gli agricoltori – conclude Prandini – il danno è triplo: perdono il mezzo, devono interrompere il lavoro e in più si devono ricomprare, se possono, il macchinario rubato».
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