La “città metropolitana di Malpensa” parte dai trasporti

Il territorio intorno a Malpensa visto come una Città Metropolitana. Certo ai margini della grande città di Milano, ma anche con sue specificità. È il concetto da cui parte il nuovo gruppo di lavoro “Malpensa City”, animato da alcuni esponenti politici e studiosi del territorio, per interrogarsi sul futuro, tra servizi, infrastrutture, questione ambientale

Il primo appuntamento si terrà lunedì 6 giugno (alle 21, sala della biblioteca) e sarà dedicato al tema del MasterPlan di Malpensa. «Tema finito un po’ in secondo piano, ma che è assolutamente centrale» dice Jimmy Pasin, architetto, docente al Politecnico, uno dei relatori della serata insieme a Walter Girardi (di Lonate Pozzolo) e Alessio Veronese (di Casorate Sempione). Si parlerà di aerei, ma anche di nuove strade e ferrovie, quell’insieme di opere che sono previste a completamento della rete viaria e ferroviaria, cresciuta negli anni in modo disorganico (vedi ad esempio qui, per le ferrovie).

«Crediamo che i Comuni debbano trovare una sintesi e una posizione comune sullo sviluppo di Malpensa e delle infrastrutture» dice ancora Pasin. «A fine febbraio si era discusso della ferrovia Malpensa T2-Gallarate, soprattutto con un’ottica locale rivolta al territorio casoratese. Ma molti pensavano che fosse opportuno ragionare su un territorio più vasto: l’idea è di fare un ragionamento con una serie di appuntamenti sui territori, anche al di là della provincia».

Al gruppo Malpensa City non piace l’idea della “città di Malpensa” (evocata dall’ex sindaco sommese Guido Colombo), ma piuttosto di una “città metropolitana”, organismo articolato: «una comunità di enti locali che hanno a che fare con alcune questioni comuni».

«Partiamo con Somma, parlando del MasterPlan, che è elemento unificante su una serie di questioni». Le adesioni al progetto vengono da Ferno, Samarate, Lonate, Castano Primo, Arsago e altri Comuni del territorio tra Varesotto e Magentino.