Un agosto di fuoco per far partire l’anno scolastico

Dopo l’assunzione straordinaria avvenuta lo scorso anno di 67.000 docenti come si preannuncia l’avvio dell’anno scolastico? L’assessore regionale Valentina Aprea teme gravi problemi di organico. Di fatto, però, i numeri di cui si parla sembrano essere residuali rispetto all’intera organizzazione didattica. Questa, però, è una fase delicata, di grande fibrillazione che potrebbe lasciare sorprese sgradite nonostante sulla carta tutto dovrebbe risolversi nel modo migliore.

Sta di fatto che il personale dell’Ufficio scolastico di Varese è al lavoro senza sosta. Per tutto il mese di agosto ha cercato gli equilibri della complessa macchina : « La fase è delicata perché si svolge su molteplici piani – spiega il dirigente Claudio Merletti – si completa la sistemazione degli assunti dello scorso anno che devono trovare la propria collocazione triennale. L’assegnazione delle cattedre è profondamente cambiata: non è più annuale ma triennale, non avviene in base a chiama su graduatorie, ma a convocazione dei dirigenti a cui i neo immessi hanno inviato il proprio curriculum. Se, al termine di questo incontro tra offerta e domanda, rimanessero scoperti dei posti e docenti liberi, si procederà con l’assegnazione d’ufficio sulla base del punteggio nell’ambito distrettuale ( Varese è divisa tra Nord e Sud) prescelto. Devo dire che le assegnazioni sono già terminate nel ciclo primario e ora si stanno definendo quelle delle superiori. Potranno esserci alcuni intoppi legati alla mobilità interregionale perché ci sono stati dei disguidi per cui sono pendenti dei ricorsi. Soprattutto nel ciclo primario abbiamo aperte una quarantina di vertenze di docenti che avevano visto accettata la domanda di trasferimento ma poi non hanno più trovato la cattedra. Anche per le secondarie di primo grado abbiamo una ventina di ricorsi mentre si stanno valutando quelle delle superiori».

Nonostante non ci siano più le convocazioni di massa dei docenti precari, la preparazione dell’anno scolastico richiede ancora molto lavoro: « Il lato positivo è che questa sistemazione avrà durata triennale – commenta Merletti – per un po’ dovremmo essere tranquilli».