Il Pride di Varese vola a Bruxelles

Arcigay Varese e gli organizzatori del primo Varese Pride saranno tra i protagonisti del convegno di ILGA Europe, associazione di associazioni LGBTI europee che partecipa al Consiglio d'Europa

Varese Pride, le immagini 3
Arcigay Varese e gli organizzatori del primo Varese Pride, che si è svolto a giugno di quest’anno, saranno tra i protagonisti del convegno di ILGA Europe, associazione di associazioni LGBTI europee che partecipa al Consiglio d’Europa, e che il 7 e 8 dicembre prossimi affronterà in un convegno a Bruxelles il tema della libertà di assemblee e di Pride.
Varese sarà protagonista suo malgrado: con il Wroclaw Equality March in Polonia, il Sofia Pride in Bulgaria, il Riga Pride in Lettonia e alcuni altri, il Varese Pride è uno dei Pride che hanno riscontrato problemi o limitazioni durante la sua organizzazione: e, inoltre, è l’unica rappresentante di un paese che non fa parte del blocco dell’Europa dell’Est oltre alla Francia, dove restrizioni sono state poste in essere sul Paris Pride a causa della minaccia degli attacchi terroristici a seguito dei fatti di Orlando e che hanno comportato una massiccia riduzione del percorso.

IL PERCORSO ACCIDENTATO DEL VARESE PRIDE

Il problema principale per il Varese Pride, era stato lo spostamento in Piazza Ragazzi del ’99 a tre giorni dall’evento: la piazza, come ben sanno i varesini, è di fatto un parcheggio chiuso agli occhi di chi passa e la visibilità dell’evento e del movimento LGBTI sarebbe stata, di fatto, azzerata rispetto alla prima destinazione prevista, quella di piazza Monte Grappa. «Altre minori criticità si sono poi verificate con i cambi improvvisi del percorso o del mancato patrocinio da parte del Comune di Varese che avrebbe dovuto comportare, come effetto indiretto, pagamenti non previsti per altri eventi – spiega il presidente di ArciGay Varese, Giovanni Boschini – In ultimo, il palco girato non verso la piazza centrale della città (Piazza Monte Grappa) ma verso la Camera di Commercio, altra decisione presa pochi giorni prima dell’evento».

Criticità che poi si erano fortunatamente risolte a margine della parata del 18 giugno, «Grazie anche all’aiuto di Ilga Europe e di Arcigay, sia a livello locale che nazionale, nonché grazie alla preziosa collaborazione delle forze dell’ordine» commenta Giovanni Boschini, che proprio su questi fatti, in rappresentanza del Varese Pride e in qualità di presidente di Arcigay Varese, si confronterà con altri attivisti organizzatori di Pride che hanno riportato simili esperienze.

VARESE AL PARLAMENTO EUROPEO PER TESTIMONIARE L’IMPORTANZA DEI PRIDE

Nel corso della due giorni di confronto sarà inoltre organizzato un evento presso il Parlamento europeo, per aumentare la consapevolezza politica sull’importanza dei Pride come strumento per garantire la visibilità del movimento LGBTI. Gli attivisti provenienti da diversi paesi formuleranno chiare richieste alle istituzioni europee, e per l’Italia sarà presente solo Varese.

«È importante non abbassare la guardia sulla libertà di assemblea e sulla visibilità del movimento LGBTI e siamo certi che l’anno prossimo il Pride sarà accolto ancora meglio -ha concluso  Giovanni Boschini, che oltre che presidente di Arcigay è anche portavoce del Coordinamento Varese Pride – A giugno la città e le istituzioni hanno dimostrato pienamente di essere pronti a vivere in una società in cui le differenze non possono e non devono costituire un problema. Cogliamo segnali positivi già da ora e siamo certi che non sorgeranno problemi di sorta e che l’evento non sarà considerato come una manifestazione di una certa fazione ma come un evento di tutti, parte integrante della comunità e di Varese»

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Novembre 2016
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