Sylos Labini riporta D’Annunzio in teatro

L'attore laziale torna ad interpretare il Vate sul palcoscenico del Manzoni, esplorando i segreti del poeta

edoardo sylos labini

Torna a Busto Arsizio l’attore ed autore Edoardo Sylos Labini. Dopo il successo degli spettacoli degli anni scorsi, “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie”, “Nerone, duemila anni di calunnie”, “La Grande Guerra di Mario”, Sylos Labini indossa nuovamente i panni del Vate nello spettacolo “d’Annunzio segreto”, scritto con il drammaturgo bustocco Angelo Crespi, già coautore delle ultime due pièces dell’attore romano.

Sarà il teatro Manzoni ad ospitare la rappresentazione, che ha il patrocinio del Vittoriale degli italiani, l’8 febbraio alle 21 e il 9 febbraio con una matinée (ore 11) per le scuole superiori della città.

In scena, accanto a Sylos Labini, Giorgia Sinicorni, Evita Ciri, Chiara Lutri, Paola Radaelli e Viola Pornaro nel ruolo di Eleonora Duse. Scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, il disegno luci di Pietro Sperduti. Firma le musiche originali Antonello Aprea. Alla regia Francesco Sala, assistente alla regia Eliseo Pantone. Il costo del biglietto per lo spettacolo è fissato a 25 Euro (poltronissima), 20 Euro (poltrona), 15 Euro (galleria).

Il botteghino del cinema teatro Manzoni aprirà i battenti per le prevendite dal 2 febbraio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 17 alle ore 19. Il botteghino è comunque aperto tutte le sere (tranne il martedì) dalle 20.30 alle 21.30. I biglietti si possono acquistare anche on line sul sito www.cinemateatromanzoni.it. Il prezzo del biglietto per la matinée è di 5 Euro.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo info@cinemateatromanzoni.it o contattare lo 0331.677961 in orario serale. A disposizione anche i seguenti numeri: 347/5776656 e 339/7559644.

Il nuovo spettacolo si svolge nel contrasto tra giorno e notte, euforia e malinconia, commedia e dramma. Siamo nelle stanze del Vittoriale negli ultimi anni di vita di d’Annunzio. Gabriele di giorno è ancora vivo, ironico, sprezzante, gioca in modo perverso con le sue amanti – la pianista Luisa Baccara e la sua governante Amelie Mazoyer – le intrattiene, le manipola, le aizza l’una contro l’altra, progetta nuove imprese, litiga con Mussolini, pretende di essere coccolato, osannato, idealizzato. Di notte, al contrario, d’Annunzio, seduto al suo scrittoio, intesse un lungo e poetico dialogo, con l’unica donna che lo ha amato e che lui ha amato ma che ora non c’è più: il mito Eleonora Duse. Rivive le straordinarie prove teatrali della Città Morta, lo scandalo pubblico del romanzo “Il Fuoco” e una travolgente versione della “Pioggia nel Pineto”. Tra amore e grande letteratura, gelosie e tradimenti arriva a teatro Il Vate degli italiani come non si è visto mai.

Come afferma Angelo Crespi, “lo spettacolo mette in scena D’Annunzio non più eroe, ma uomo pieno di dubbi, di vizi e vezzi. Purtroppo ancora oggi non siamo del tutto liberi dal pregiudizio fascista e vitalistico che per anni ha nascosto il più grande poeta italiano dell’inizio del Novecento, un talento straordinario. Lo spettacolo cerca proprio di far emergere proprio questo”.

Da Sylos Labini un plauso alla Città per l’impegno culturale: “Busto ha un grande humus culturale – ha detto l’attore nel corso della presentazione – mi riferisco al festival del cinema, alle eccellenze scolastiche, all’Istituto Antonioni, a tante realtà che in città più grandi non ci sono. C’è bisogno di cultura in questo Paese, di far crescere l’abitudine nei più giovani ad andare a teatro e Busto si sta molto impegnando in questo senso”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Gennaio 2017
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