Andrea Petruolo, un varesino nel motore del Benevento

Varese si conferma terra di preparatori atletici. Con lui I sanniti sono stati promossi in Serie A

andrea petruolo benevento

Il territorio varesino continua a confermarsi un nido florido per i preparatori atletici. Gli eredi del precursore Aldo Sassi continuano a farsi vedere e dopo il grande successo i Inghilterra di Andrea Azzalin con il Leicester, c’è un altro professionista che questa stagione ha compiuto un’impresa. Lui si chiama Andrea Petruolo e con il Benevento ha ottenuto una storica promozione in Serie A, la prima per la società giallorossa.

Andrea, ci racconti il suo percorso verso Benevento

«Dopo la laurea triennale in Scienze Motorie all’Insubria, ho terminato la specialistica a Milano, iniziando a lavorare sul campo come preparatore atletico e studiando nel Centro Mapei, vincendo la borsa di studio in memoria di Aldo Sassi con un progetto sul profilo fisiologico dei ciclisti di Bmx. Ho iniziato alla Pro Patria con gli Allievi, poi sono stato alla Solbiatese nell’ultimo anno di Serie D. Sono andato per due anni a Gozzano, poi in Svizzera al Team Ticino dove ho imparato un modo di lavorare differente. Dopo un anno alla Folgore Caratese mi è arrivata la scorsa estate, ero appena rientrato dal viaggio di nozze con Martina, la chiamata diretta di mister Marco Baroni e sono così arrivato a Benevento».

Com’è come città Benevento?

«È molto carina e ricca di storia. La gente è sempre molto cordiale. Il presidente è sempre molto vicino alla squadra e allo stadio si vive sempre un’atmosfera molto particolare, con i tifosi che sono sempre molto calorosi».

Marco Baroni, confermato alla guida della squadra anche per la Serie A, che allenatore è?

«Non posso dire di conoscere tanti allenatori di Serie A, ma lui è bravissimo sotto tutti i punti di vista. Sa gestire al meglio le situazioni in campo e nello spogliatoio. Credo si sia visto. I ragazzi hanno subito creduto in lui e questo ha portato a questo risultato inimmaginabile».

andrea petruolo benevento
(foto Facebook – Benevento Calcio)

Come si immagina la Serie A?

«L’ho sempre vista solo in tv. Non riesco ancora a immaginarla e faccio ancora fatica a pensare che l’anno prossimo saremo lì. Ho però tanta voglia di vedere la differenza che c’è tra i giocatori, sia dal punto fisico, sia sotto l’aspetto del gioco».

Quale partita aspetta più delle altre?

«Io sono tifoso del Napoli. Mio padre è di Marcianise e credo che il derby contro gli azzurri non possa essere una gara come le altre. Non sarà speciale solo per me, ma anche per la piazza. Al San Paolo sarà bellissimo, ma qui al “Ciro Vigorito” mi aspetto uno spettacolo unico grazie ai nostri tifosi».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 14 Giugno 2017
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