La Openjobmetis ritrova la vittoria con un Cain gigantesco

I biancorossi travolgono Capo d'Orlando (82-58) con il pivot grande protagonista: 22 punti e 14 rimbalzi. Bene la difesa di Caja, l'ex Maynor non incide

Pallacanestro Varese - Capo d'Orlando

Non vince spesso, ma quando lo fa è “esagerata” nel punteggio. A Masnago, contro Capo d’Orlando, la Openjobmetis replica lo spettacolo già visto contro Cantù e Trento e travolge i siciliani con un nettissimo 82-58, punteggio iniziato a maturare fin dal secondo periodo e poi concretizzato dopo l’intervallo grazie a una prova di grande aggressività e concentrazione.

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Openjobmetis Varese – Betaland Capo d’Orlando 82-58 4 di 30

Una gara in cui, per una volta, c’è un singolo giocatore che finisce doverosamente in copertina, Tyler Cain. Il pivot, in passato in difficoltà in qualche uscita, è davvero un gigante: 22 punti con 10 su 10 al tiro (e 2 su 2 dalla lunetta), ben 14 rimbalzi e un clamoroso 39 di valutazione. Cifre che gli valgono la palma di migliore in campo e che possono essere un’iniezione di fiducia anche per il futuro. Quella fiducia di cui ha bisogno tutta la squadra, brava però a reagire alla serie di tre sconfitte in fila (molto dolorosa quella di Pesaro) con una partita davvero reattiva, vivace e capace di riaccendere il pubblico.

«Siamo dove mi aspettavo a un terzo del campionato» sottolinea Caja dopo la partita, e pensando alle premesse ha perfettamente ragione, anche se per come si erano messe alcune gare si poteva transitare con un bilancio in parità alla boa del decimo turno. E visto che, ancora, non sono emerse “squadre-materasso”, avere almeno due punti in più in graduatoria sarebbe stato molto utile. Pace, per questa volta godiamoci un gran bel successo ma anche altre piccole cose, come la gran partita di Avramovic – uno che talvolta abbiamo punzecchiato nelle pagelle – o la tenuta difensiva corale della squadra.

Vorremmo sorridere anche per Wells, in una serata deludente per il grande ex Maynor, ma restiamo con il giudizio sospeso anche se il play ha collezionato buone cifre al di là dei punti segnati (troppo pochi). Resta aperto, infine, il caso Hollis: messo in quintetto da Caja, l’americano ha presto rovinato tutto, tirando e sbagliando quattro volte nei primissimi possessi e finendo subito in panchina. Se altre volte l’atteggiamento del coach verso di lui ci era parso duro, questa volta Damian si è rovinato con le sue mani. Ma Varese può permettersi una presenza come la sua?

COLPO D’OCCHIO

Discreta presenza di pubblico a Masnago anche se si resta sotto le 4mila presenze sugli spalti. Il periodo natalizio, l’orario di metà pomeriggio e, forse, un meteo che propone qualche fiocco di neve forse non aiutano l’affluenza. Non c’è – lo avevamo spiegato sabato – il nuovo cubo interattivo appeso al soffitto, ci sono invece a bordo campo nuovi schermi pubblicitari. E in parterre si rivede un ex giocatore che ha avuto una carriera fantastica e che transitò anche a Varese in una stagione sfortunata, Johnny Rogers. Oggi è scout dei Clippers ed è arrivato per visionare il giovane lituano Kulboka insieme ad alcuni colleghi NBA.

Pallacanestro Varese - Capo d'Orlando

PALLA A DUE

Applausi del pubblico per Eric Maynor, da un paio di settimane nuovo playmaker di Capo d’Orlando e unico ex in campo quest’oggi. Caja propone due variazioni al quintetto base: il ritorno di Tyler Cain sottocanestro e addirittura Damian Hollis preferito a capitan Ferrero in avvio. Di Carlo ha un quintetto tutto straniero in cui Maynor è il play (nonostante un problema muscolare) e Delas il pivot.

LA PARTITA

Avvio per stomaci forti: le due squadre non fanno mai canestro (4-7 al 5′) con Hollis che si incaponisce, tira 4 volte in pochi attimi sbagliando tutte le conclusioni e costringendo Caja al cambio immediato. Per fortuna che invece Cain è subito caldo: il pivot segna 10 punti biancorossi consecutivi, consente a Varese di replicare ai cesti di Ikovlev e lancia la Openjobmetis al vantaggio del 10′ concretizzato dalla tripla di Okoye (17-14).
Il secondo periodo però è quello in cui Varese mostra di poter fare suoi i due punti: Caja va con quintetti molto bassi nei quali però il play è Tambone, con Wells in panchina. L’assetto funziona, l’ex Ravenna segna 8 punti al pari di Ferrero mentre Avramovic si fa apprezzare in difesa e assistenze. Capo barcolla e sta in piedi in parte grazie a un antisportivo che gli arbitri appioppano a Waller facendo infuriare il pubblico: alla pausa comunque è +11, 41-30.

Al rientro dall’intervallo, per dirla con Di Carlo, la Betaland fa ancora peggio: Varese è brava a non mollare la presa quando intuisce che i siciliani sono in seria difficoltà, il tiro da tre punti inizia a funzionare e in pochi minuti i biancorossi toccano il +20. C’è un istante di gloria anche per Pelle (schiacciata e massimo vantaggio, +26), poi nei biancorossi ha la meglio un po’ di appagamento: Caja si arrabbia, chiama due timeout in poco tempo e le cose si rimettono a posto da quando Okoye rompe il digiuno (67-47 al 30′).

IL FINALE

Da Capo non arrivano particolari segnali di risveglio, e così Varese torna a guadagnare gli applausi del pubblico pur in quarto finale senza particolari spunti. C’è il tempo per Cain di valicare quota 20 e di uscire con la standing ovation, per Caja di applaudire gli spalti all’ennesimo coro a suo favore, per Avramovic che completa una bella prova infilando una tripla e raggiungendo con merito la doppia cifra. Meglio di così, stavolta, era dura: finisce 82-58, e facciamo finta di dimenticarci che tra il coach e Hollis qualche problemino rimane. Alla prossima, che sarà a Reggio (sabato sera) e sarà molto difficile.

OPENJOBMETIS VARESE – BETALAND CAPO D’ORLANDO 82-58

VARESE: Wells 4 (2-6, 0-3), Waller 9 (0-1, 3-7), Okoye 14 (3-6, 2-3), Hollis (0-1, 0-3), Cain 22 (10-10); Avramovic 9 (3-6, 1-2), Pelle 2 (1-2), Natali, Tambone 8 (0-1, 1-2), Ferrero 14 (4-6, 2-4). Ne: Bergamaschi, Seck. All. Caja.
CAPO D’ORLANDO: Maynor 9 (2-4, 1-6), Atsur 10 (2-2, 2-9), Kulboka 9 (0-1, 3-9), Ikovlev 12 (4-8, 1-2), Delas 8 (4-4); Alibegovic 3 (0-2, 1-6), Ihring 2 (1-2, 0-1), Wojciechowski 5 (1-2, 1-2). Ne: Laganà, Stella, Donda. All. Di Carlo.
ARBITRI: Begnis, Borgioni, Giovannetti.
NOTE. Parziali: 17-14, 41-30; 67-47.
Da 2: V 23-39, C 14-25. Da 3: V 9-24, C 9-34. Tl: V 9-13, C 3-5. Rimbalzi: V 39 (10 off., Cain 14), C 27 (6 off., Ikovlev 9). Assist: V 19 (Wells 7), C 12 (Wojchiekowski, Ikovlev 3). Perse: V 11 (Okoye 3), C 14 (Kulboka, Delas 3). Recuperate: V 11 (Wells 4), C 7 (Atsur 3). Usc. 5 falli: nessuno. F. antisportivo: Wells (18.42). Spettatori: 3.731. Incasso: 52.373 euro.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Dicembre 2017
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