Dalla stazione al centro sportivo, le proposte di Uniti e Liberi

La lista civica nata dai consiglieri di opposizione a Rivolta spiega le idee su urbanistica e lavori pubblici, per Lonate, Sant'Antonino e Tornavento

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«Ambizione e concretezza». Sono i princìpi che indica la lista civica Uniti e Liberi per due temi importanti dell’amministrazione, urbanistica e lavori pubblici.

Punti delicati «mortificati dall’operato dall’ex sindaco forzista Rivolta e dalla ingiustificabile indifferenza politica di una Lega (ex-nord) assente e costantemente marionetta delle segreterie provinciali», attaccano dalla lista civica nata dall’unione dei consiglieri comunali d’opposizione (sia d’ispirazione centrosinistra che di centrodestra).

S’inizia a parlare di temi, a Lonate Pozzolo. Iniziano a farlo le liste che sono più avanti nella definizione del candidato e della squadra, mentre comunque sono aperte le discussioni sugli effettivi assetti, tra possibili candidati, divisioni e alleanze.

«Le nostre proposte – dicono da Uniti e Liberi – vogliono essere concrete e fattibili, non lesive per l’economia del nostro comune e non incidenti sulla tassazione ai cittadini, non semplici boutades elettorali per accattivarsi la simpatia degli elettori».

Primo punto: è «opportuno rivedere il vigente Piano di Governo del Territorio». Il tema era stato contestato dalle opposizioni e oggi la civica dice che bisogna sì  «correggere gli errori materiali» ma anche «ripensarlo in termini di uso consapevole e intelligente del suolo, privilegiando il recupero dell’esistente ed evitando così lo spreco della risorsa non rinnovabile che è il suolo stesso» (è un princìpio che viene indicato da Regione Lombardia e che in parte viene applicato grazie alla nuova legge).

Come si cambierà il Pgt?
«Si valuteranno incentivi che favoriscano gli interventi di riqualificazione dei centri storici sia del capoluogo che della frazione di S. Antonino, . Proprio alla frazione minore viene dedicata una particolare attenzione: «attualmente si trova in uno stato di forte degrado e abbandono, nonostante siano stati spesi migliaia di euro per un rifacimento sommario della piazza don Mario Manfrin e di via Madonna che di fatto però sono stati opere che non hanno valorizzato il centro storico come la frazione avrebbe meritato. Qui sarà di fondamentale importanza impostare un progetto di rilancio sociale. Sarà pertanto necessaria una pianificazione che abbia una visione rivolta al futuro».

Quando ad altri «edifici storici, simboli della storia lonatese», la civica punta al «coinvolgimento di enti, organizzazioni filantropiche e privati per l’ambizioso recupero e valorizzazione». Si parla della chiesa vecchia di S.Antonino, dei resti del Lazzaretto di San Giovanni di epoca longobarda e delle «ville degli Oltrona Visconti». È uno dei punti in cui si riconosce che il programma lavora su una «estrema ambizione», ispirati da Comuni vicini che hanno attuato interventi simili.

Capitolo Tornavento: rilanciare e promuovere la «vocazione turistica», ma «limitando il più possibile i disagi della popolazione residente». Come? Con «un’adeguata area parcheggio esterna alla frazione di Tornavento per accogliere i numerosi visitatori limitando i disagi per gli abitanti» e inserendo  «una rotatoria nell’intersezione tra via del Gregge e via Sant’Anna», vale a dire l’incrocio più pericoloso.« Si presenta necessaria anche la sistemazione della pavimentazione e un’adeguata illuminazione della piazza di Tornavento, garantendone una manutenzione continua che si proponga come stacco dal trend attuale che è di assoluto abbandono». Per la promozione si vuole lavorare in sinergia con il Parco del Ticino.

C’è poi il grande capitolo delle aree delocalizzate: «dovrà partire da subito, in stretta sinergia con i tecnici dell’Enac, la pianificazione dell’utilizzo delle aree recentemente soggette alle demolizioni».

«Sarà nostra cura valutare attentamente la situazione dei terreni situati in via Adamello e destinati alla costruzione di un nuovo centro sportivo che dovrà essere pensato e realizzato in maniera sostenibile in base alle esigenze e alle risorse disponibili. Non dovrà essere uno spreco di risorse, né una cattedrale nel deserto dall’improbabile utilizzo e dall’impossibile sostenibilità economica (come tra l’altro si presentava il progetto proposto dall’ex amministrazione). Il centro sportivo, valutata la potenzialità del debito sostenibile dall’Amministrazione, dovrà necessariamente favorire le associazioni sportive lonatesi e comunque gli sportivi della municipalità lonatese. All’interno del complesso si potrebbe prevedere lo spostamento della tensostruttura Pro Loco dalla località Cerello al nuovo Centro Sportivo con affidamento alle associazioni presenti sul territorio (anche alla Pro Loco medesima) di tutti i servizi funzionali al nuovo centro».

Infine, l’ordinario: «La manutenzione delle strade, degli edifici pubblici e di interesse, deve essere prioritaria. L’impegno delle risorse disponibili, valutate con i cittadini durante incontri da programmare non può essere ulteriormente rimandata, così come saranno da avviare tavoli di lavoro con i nuovi assessori regionali al fine di ricevere e valutare proposte concernenti lo sviluppo urbanistico attorno al Polo Stazione».

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 17 Aprile 2018
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