Influenza: siamo al picco. Ma a Varese è “sotto tono”

Secondo l'Istituto superiore di sanità durante la quinta settimana i contagi sono stati 832.000. A Varese il livello è ancora contenuto

influenza

Influenza: siamo al picco stagionale.
Così prevede il Bollettino dell’Istituto Superiore di sanità che segue la curva epidemica dallo scorso mese di ottobre.
Durante la quinta settimana del 2019, il numero di casi di sindrome influenzale è ancora in aumento. Quelli stimati in questa settimana sono pari a circa 832.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 4.478.000 casi.

A Varese, le cose non vanno così male: i casi di influenza hanno un’incidenza del 47,6 per mille mentre a Sondrio, per esempio, che è l’unica provincia lombarda ad aver raggiunto livelli elevati, il tasso è del 500 per mille seguita dalla provincia di Monza e Brianza che è a quota 156,6 per mille.

La nostra regione, comunque, ha registrato il maggior numero di casi gravi 64 su 282  e di decessi 9 sui 51 totali in Italia. In  provincia di Varese, le forme gravi hanno colpito 7 soggetti di età adulta/anziana. Tre pazienti su 4 avevano patologie croniche di base mentre una donna è in stato di gravidanza. Solo due soggetti su 7 erano stati sottoposti a vaccino.

La sorveglianza epidemiologica in Italia indica che il 61% dei casi gravi è di sesso maschile e l’età mediana è pari a 61 anni (range: 0-91 anni); il 76% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni.

Tra i deceduti l’età mediana è pari a 69 anni (range: 6-91 anni) e il 91% dei decessi si è verificato in soggetti d’età pari o superiore a 50 anni.

Nell’80% dei casi gravi e nell’85% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l’83% dei casi risulta non vaccinato. Quattro casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza.

In 198 casi (70%) è stato isolato il virus A/H1N1pdm09, in 27 (10%) il virus A(H3N2) e in 58 (20%) il virus A/non sottotipizzato.

Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 19 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 208 sono stati intubati.

È fondamentale ricordare che la vaccinazione rimane il principale strumento di prevenzione dell’influenza.
Inoltre, per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, è importante mettere in atto anche misure di protezione personali (non farmacologiche) come per esempio: 

  • lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
    buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
  • isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2019
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