Se i ragazzi si ubriacano è solo colpa della famiglia?
Una lettrice si interroga sull'efficacia delle politiche adottate per contenere l'abuso di alcol, una piaga che si allarga sempre più

Spesso, sulla stampa, si leggono articoli che coinvolgono giovani e l’abuso di alcol. Di notizie del genere se ne leggono tante oramai. Credo che solo le famiglie “toccate” da questa piaga comprendano quanto sia tossico l’alcol, una droga legalizzata diffusa ed accettata socialmente che produce redditi altissimi sia per chi la vende sia per gli enti pubblici che incassano le accise. Io non sono astemia. Ho sempre gradito un bicchiere di vino a pasto. Tuttavia da alcuni anni, avendo un familiare col problema dell’alcolismo, mi sono astenuta e ciò mi ha fatto capire meglio come agisce l’alcol dal primo sorso anche di bevande con un contenuto minimo.
La società sta pagando un prezzo altissimo la cui entità credo non si conosca ancora bene, come pure da pochi sono conosciuti gli effetti sulle future generazioni. Le scienze ci dicono che gli effetti si possono trasmettere anche attraverso lo sperma.. quindi non basta che si astenga solo la futura mamma dal consumo di alcolici prima, durante la gravidanza e durante l’allattamento. Per conoscere i possibili effetti è sufficiente guardare oltreconfine ai Paesi del nord e quelli dell’est per fare una previsione abbastanza azzeccata della direzione in cui sta andando la popolazione italiana che oltre al consumo di vino, ha introdotto abitudini simili.
Ciò che mi lascia sbalordita è la cecità e il disinteresse delle amministrazioni locali che promuovendo e patrocinando eventi per fare cassa in tempi di magra, promuovono il consumo di alcolici, per poi meravigliarsi che i giovani bevono senza freni. Mi torna in mente la storia di “Pinocchio” e il Paese dei Balocchi dalla quale forse ancora oggi non riusciamo ad apprendere il significato.
Le colpe ovviamente ricadono solo ed esclusivamente sulle famiglie. Questo è il rimando che si ha. Se il figlio o la figlia si droga o si ubriaca la responsabilità ricade solo sulle spalle della famiglia. Questo mi indigna. Le famiglie cosa possono fare contro una legge che permette la vendita a persone dai 16 anni in su (persone ancora in crescita evolutiva) – sappiamo che i minorenni non vengono controllati, la diffusione estesa di vendita di birra low-cost e promozioni 3×2 e NESSUN vero controllo nei supermercati (importante è l’incasso), la promozione “paghi 10€ e bevi quanto vuoi” in alcuni locali, altri che promuovono apericene il cui obiettivo è aumentare la vendita di alcolici, gli shot di superalcolici a 1€ l’uno, l’immagine che senza alcol non ci si diverte… e mi fermo qui!
Cosa può fare un genitore i cui figli maggiorenni ha avuto la sospensione della patente, ma oltre i soliti controlli ematici, poco o nulla viene fatto a livello educativo preventivo? E non ditemi che i lavori socialmente utili bastano! NON BASTANO se non hanno l’obiettivo di rieducare con percorsi sufficientemente lunghi che mirano a far luce sulle cause che hanno generato l’abuso e come fare per non ricadere! Non basta neppure il rinvio ai vari Sert che peraltro soffrono dei tagli delle risorse in materia sanitaria.
Serve una politica SERIA di contrasto: inalzare l’età del divieto, oserei dire fino ai 21 anni, perché la maggiore età non equivale ad una pari maturazione psicologica, un’area nei supermercati di vendita totalmente separata e controllata, obbligando chi compra a produrre la tessera sanitaria con CF che dimostri la propria età, divieto di vendita di alcolici low-cost ovunque, DIVIETO TOTALE di promozione attraverso social media e TV, controllo degli esercizi che vendono a credito con pagamento a fine mese, evadendo le tasse! Le famiglie colpite dovrebbero poter segnalare alle autorità i locali che abusano di chi ha dipendenza! Serve limitare gli orari di apertura dei bar che somministrano alcolici. Divieto della somministrazione e del consumo di alcol nei locali con slot dove i più fragili sono colpiti doppiamente.
FORMAZIONE OBBLIGATORIA CONTINUATIVA DI CHI VENDE/SOMMINISTRA ALCOLICI.
Sanzioni più pesanti per chi contravviene alle norme.
Chiedo ai politici in parlamento e agli amministratori regionali e locali se si rendono davvero conto degli effetti dannosi per i cittadini più fragili prodotti dall’assenza di politiche SERIE di prevenzione. Il loro disinteresse sta conducendo ad un disastro sociale che sappiamo essere pre-annunciato!! Superfluo constatare che i costi sociali ed economici ricadono su tutti e non solo su chi ne è direttamente coinvolto!!!
Conto su di Lei, gentile direttore, di avviare una campagna di sensibilizzazione, con richiamo periodico, pure della società civile che etichetta una MALATTIA come semplice “vizio”, senza conoscere la grande sofferenza di intere famiglie che di frequente conduce alla morte dei propri cari ma anche di altri soggetti esterni alla famiglia. Le statistiche lo dimostrano.
Grazie per l’attenzione.
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