Verso San Gallo paesaggi come dipinti

La seconda tappa arriva a San Gallo, la cittadina dell’omonimo cantone Svizzero con una cattedrale che è patrimonio dell’Unesco e dove si trovano le tracce del cammino di San Jacobo

Via Francisca in Svizzera

Paesaggi che sembrano dipinti. I venti chilometri di cammino da Amirwil a San Gallo sono spettacolari. Il verde intenso se la gioca con un cielo azzurro, così come le mucche molto presenti lungo la Via con quel loro muso simpatico fanno a gara con l’eleganza dei volteggi di numerosi falchetti sopra le nostre teste.

La tappa di oggi è stata splendida. Sempre su sentieri, stradine, piste ciclabili e comunque in sicurezza per tutto il tracciato. Per quanti sono abituati a una sequenza di paesi lungo il cammino, qui sarà dura perché di fatto non si incontrano che pochi agglomerati di case e giusto un paio di locande, per altro chiuse per ferie, e una panetteria (prodotti ottimi).

Si riprende il treno che in 4 minuti esatti ci riporta ad Amirwil da dove abbiamo iniziato a camminare alle 8.30. Questa notte nell’ostello eravamo in cinquanta e non pochi come avevo indicato. La struttura può accogliere centodieci persone, ma le abitudini sono diverse. Sono soprattutto famiglie ad utilizzare gli ostelli. C’era anche qualche camminatore, ma stamattina presto la colazione è stata servita con qualche minuto di anticipo sulle classiche 7.30 solo per noi.

Il tracciato per lungo tempo corre parallelo al lago in alto. Così si può ancora scorgere il dirigibile che fu costruito proprio a Costanza da Zepplin che era originario di quella città.

Le mele sono ancora il prodotto prevalente. Poi prati, prati e ancora prati con tante stalle  moderne e attrezzatissime e qualche piccolo punto vendita autogestito di prodotti agricoli. Ho provato un succo di mela al prezzo di un franco e ottanta. C’è un piccolo frigo e di fianco la cassa dove lasciare il denaro. Poco più avanti anche una vendita di uova con la stessa tecnica. C’è molta cura dell’ambiente e anche del valore dei prodotti locali. Nelle fattorie si legge che si contribuisce all’economia locale e che i propri prodotti sono venduti dalla Coop.

Il cammino è un dolce sali scendi continuo e si incontrano tanti ciclisti di ogni età. Solo verso la fine c’è un piccolo strappo che porta il sentiero a salire in mezzo al bosco arrivando a 795 metri di altezza. In cima la vista è ampia e San Gallo ci aspetta proprio lì sotto. Si scende un centinaio di metri in oltre tre chilometri fino ad arrivare nel Centro storico e da lì alla cattedrale.

Questa è il gioiello della città. Bene Unesco per la storia e la ricchezza della biblioteca che detiene oltre 170mila volumi di cui alcuni migliaia scritti a mano e oltre 400 codici del periodo prima dell’anno Mille. Tutto il complesso è imponente e ricco di storia.  Nel 612 un monaco irlandese, Gallo, si stabilì qui costruendosi una cella. Più tardi, nel 719, l’alemanno Otmaro iniziò a costruire una abbazia che presto divenne uno dei luoghi più importanti per la cultura occidentale. Il monastero benedettino ebbe un secondo periodo di fioritura ecclesiastico ma anche architettonico nel XVII e XVIII secolo. Al complesso religioso si aggiunse la bellissima biblioteca in stile tardobarocco che divenne subito sede viva per gli studiosi di tutto il mondo.

Oggi, insieme ai turisti, il grande spazio esterno viene utilizzato da tante persone per leggere, studiare o riposarsi sui prati.

San Gallo è elegante e anche la periferia si presenta come una città attenta alla cura e alla bellezza.

In diversi punti del selciato del centro storico compaiono le classiche conchiglie di Santiago.

Ho chiesto di timbrarmi le credenziali all’ufficio turistico e in biblioteca, e in entrambi i posti, pur dicendomi che non gli capita spesso mi hanno confermato che esiste il cammino Jacobeo. Loro chiamano così quella che noi chiamiamo Via Francisca. L’aspetto positivo è che pur non essendo indicato con questo nome, il cammino è tutto segnato in modo impeccabile con il cartello generico Wanderwerg e con un piccolo rombo giallo. In alcuni punti di maggiore transito vengono riportati anche i tempi di distanza delle località. Questo permette di muoversi senza troppi problemi anche senza avere particolari tecnologie come indicavo ieri.

Sarà molto complesso, se non impossibile, pensare di modificare la segnaletica. Anche se in fondo quale senso avrebbe per chi volesse percorrere la Via? Abbiamo già un esempio con la Via Francigena che in tutta la Val d’Aosta non può mettere la propria segnaletica. Questo non perché il territorio non creda a quel progetto, ma per evitare tutto quel fiorire di cartelli che poi resterebbero spesso li abbandonati. Dal colle di San Bernardo a Pont Saint Martin si sa che la Via si sviluppa lungo uno specifico sentiero e il gioco è fatto. Per ora sembrerebbe lo stesso qui. Almeno per i cantoni Turgovia e San Gallo. Vedremo nei Grigioni.

Intanto si cerca di capire che fare domani e dopo visto che è promessa una gran pioggia. Quello che andrebbe fatto è già chiaro: mantella, copri zaino e cura nel riporre le cose e via. Tomas è alla prima esperienza di cammino. Va come un treno ma una volta arrivato è down e come è giusto si preoccupa per le tappe successive. Vedremo.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.

Pubblicato il 11 Agosto 2019
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.