Dalla Regione dieci milioni di euro per mettere in sicurezza i territori
Il bando, che scade il 24 settembre, è rivolto ai piccoli Comuni, per finanziare opere di prevenzione del rischio idraulico e geologico
Un bando da dieci milioni di euro per finanziare interventi a supporto nella gestione del rischio idraulico e geologico: finanziato da Regione Lombardia, è disponibile dal 2 settembre e in una sola settimana, ha fatto registrare un boom di domande.
«Ad oggi – ha commentato l’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori – sono oltre 292 le istanze preannunciate, di cui piu’ di 82 già formalizzate nella piattaforma ‘Bandi online’. L’elevata richiesta di contributi attesta l’importanza di questa misura, pensata per la messa in sicurezza del reticolo idrico minore ed il ripristino di situazioni potenzialmente pericolose di dissesto idrogeologico nei Comuni lombardi» (nella foto: frana a Cerro di Laveno, 2014).
Possono presentare la domanda i Comuni aventi popolazione fino a 15.000 abitanti, risultante dall’ultimo dato ufficiale disponibile dell’Istituto nazionale di statistica (Istat). In particolare, i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti potranno ottenere un contributo sino al 90% della spesa ammissibile, mentre per i Comuni con popolazione compresa tra i 5 mila e i 15 mila abitanti il contributo potra’ giungere sino al 50%.
Saranno ammissibili al finanziamento interventi o opere relative a: regimazione idraulica del reticolo idrico minore di competenza comunale; sistemazione di dissesti idrogeologici, anche su versanti, che generino o abbiano generato rischio per la popolazione e/o danno per le infrastrutture di competenza comunale (strade, acquedotti, fognature). Saranno inoltre ammissibili le spese
direttamente imputabili alla realizzazione dell’intervento: progettazione, relazioni specialistiche, spese tecniche, indagini geognostiche, contributi Anac (Autorita’ nazionale Anticorruzione), spese di aggiudicazione; acquisizione aree o costituzione di servitu’; acquisto di beni e attrezzature strettamente connessi alla realizzazione degli interventi. (es. sistemi di allerta, di monitoraggio e/o di misura).
Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade il 24 settembre 2019, alle ore 16.00. «Si tratta – ha concluso Sertori
– di un aiuto fattivo e importante che spero possa soddisfare piu’ domande possibili e dare una boccata d’ossigeno ai Comuni di
piccola dimensione, spesso esclusi dalle graduatorie delle grandi opere».
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