Come funziona la carta carburante
In questo articolo scoprirai il funzionamento delle carte carburante, i vantaggi delle varie tipologie esistenti e come usarle per detrarre l’IVA dalle spese di rifornimento
Se sei un libero professionista o un’azienda, sicuramente hai già sentito parlare di carte carburante. Ma a cosa servono e come funzionano? In questo articolo scoprirai il funzionamento delle carte carburante, i vantaggi delle varie tipologie esistenti e come usarle per detrarre l’IVA dalle spese di rifornimento.
Che cos’è la carta carburante?
Una carta carburante è a tutti gli effetti una sorta di carta prepagata che consente di pagare benzina, diesel, metano e GPL presso i distributori ed è usata ultimamente in misura crescente dai liberi professionisti e dalle aziende. La carta carburante offre numerosi vantaggi: prima di tutto è un metodo di pagamento sicuro ed affidabile, in secondo luogo è utile anche all’azienda per gestire la contabilità, perché permette di avere un resoconto costante sul consumo di carburante e fissare un limite per l’acquisto. Un altro vantaggio rilevante si ha a livello fiscale, perché con esse si possono detrarre IVA ed eventualmente avere anche degli sgravi fiscali. Infine, con le carte carburante puoi fare rifornimento a prezzi leggermente inferiori rispetto a quelli sul mercato o comunque ricevere sconti e premi.
I tipi di carta carburante e il loro funzionamento
Vediamo insieme come funziona la carta carburante. Si può scegliere fra tre diversi tipi di carte carburante: la carta carburante universale (attualmente l’unica in commercio è Soldo Drive), la carta multimarca e quella monomarca.
- La carta carburante universale
La carta carburante universale appena menzionata, Soldo Drive, è una carta prepagata per i rifornimenti di carburante che è accettata in qualunque distributore che offra il pagamento tramite il circuito MasterCard. A differenza delle carte monomarca, non prevede sconti sulla benzina o di accumulare punti, ma ti permette potenzialmente di rifornirti in qualunque distributore. Alla comodità s’aggiunge il risparmio economico: puoi scegliere liberamente il distributore che ha il prezzo minore e non sei vincolato ad una specifica compagnia petrolifera.
- La carta carburante monomarca
La carta carburante monomarca è una carta prepagata messa in commercio da una compagnia petrolifera, per esempio Api, Q8, Eni o Esso. Come è già stato detto, con le carte monomarca si possono raccogliere punti. Quando si hanno abbastanza punti, si può scegliere fra alcuni premi sul catalogo. Inoltre, si può usufruire di eventuali sconti ed offerte speciali per i clienti. Le carte monomarca per alcune aziende o liberi professionisti sono comode, ma è anche vero che sono poco flessibili. Bisogna, infatti, sempre accertarsi che sul proprio percorso ci sia un distributore convenzionato.
- La carta carburante multimarca
La carta carburante multimarca ha dei vantaggi rispetto alla carta monomarca, perché può essere utilizzata su un numero maggiore di distributori convenzionati, che non si limita ad una sola marca. Un esempio di carta carburante multimarca è UTA o DKV.
Come posso detrarre l’IVA sul carburante?
Per usufruire della detrazione dell’IVA bisogna compilare il modulo scheda carburante. Ma di cosa si tratta? La scheda carburante è un documento che serve per certificare l’acquisto di carburante ed è diviso in diverse parti. Nella prima parte si devono mettere i dati sulla propria azienda o i propri dati come soggetto privato titolare di partita IVA. I dati che non devono mancare assolutamente sono i seguenti:
- il nome e cognome (nel caso di liberi professionisti) oppure la ragione sociale (per le imprese);
- il codice fiscale;
- il numero di partita IVA;
- il domicilio fiscale.
Subito dopo questa sezione ne inizia un’altra, che bisogna compilare con i dati relativi al veicolo cioè la marca ed il modello, il numero di targa e di telaio, il periodo di rifornimento ed il numero di km iniziali e finali in un lasso di tempo. Nel corpo centrale s’inseriscono le informazioni sui singoli rifornimenti nelle griglie corrispondenti. È obbligatorio indicare la data, la quantità e il valore del carburante acquistato, il timbro e la firma del distributore. L’IVA può essere detratta totalmente (100%) per gli autocarri pari o maggiori ai 35 quintali e se usati da agenti o rappresentanti.
Bisogna, però, fare attenzione ad una cosa: per detrarre l’IVA sul carburante bisogna utilizzare un metodo di pagamento tracciabile come le carte prepagate oppure le carte di credito. Infatti, con la fatturazione elettronica sono state introdotte delle nuove importanti norme ai quali si devono attenere i benzinai, oltre ai professionisti e alle aziende.
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