Nella Grotta dei Giganti con il Gruppo Speleologico Prealpino

Continuano le esplorazioni nella Grotta dei Giganti, vasto sistema sotterraneo scoperto nel 2017 nell’area del Pian del Tivano grazie all’intuizione di Angelo Zardoni e Mirco Cappelli, due tra gli speleologi più attivi nelle ricerche di nuove cavità in quell’area

Nella Grotta dei Giganti con il Gruppo Speleologico Prealpino

Continuano le esplorazioni nella Grotta dei Giganti, vasto sistema sotterraneo scoperto nel 2017 nell’area del Pian del Tivano grazie all’intuizione di Angelo Zardoni e Mirco Cappelli, due tra gli speleologi più attivi nelle ricerche di nuove cavità in quell’area.

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La Grotta dei Giganti si apre ad oltre 1100 metri di quota nel territorio di Nesso e al suo interno presenta vari pozzi molto profondi e in rapida successione. Anche per questa ragione la cavità sta impegnando non poco gli appartenenti al Gruppo Speleologico Tivano, di cui Angelo Zardoni è presidente, e grazie alla sua pluridecennale esperienza e costanza nelle ricerche condotte nell’area del Pian del Tivano, sono stati localizzate decine di ingressi di nuove cavità, molte delle quali esplorate sino a profondità considerevoli. Zardoni è anche socio del Gruppo Speleologico Prealpino sin dal 2011, e sui monti della Valceresio ha collaborato in numerose campagne di ricerca ed esplorazione.

Le discese condotte in questi due anni nella Grotta dei Giganti hanno visto speleologi provenienti da varie zone d’Italia per collaborare nelle esplorazioni, e l’ultima di queste imprese risale a metà dello scorso settembre. Una squadra composta da 5 persone si è ritrovata in zona nella serata di venerdì 13, iniziando subito il lungo viaggio verso le zone profonde della cavità. Sono state discese verticali profonde 10, 35, 80 e 110 metri giungendo, dopo alcune ore, presso la spettacolare “Galleria delle Dune” ubicata a 300 metri dalla superficie e dove è stato allestito il campo-base, luogo dotto di tende da bivacco, scorte di generi alimentari e acqua a disposizione di coloro che giungono per riposarsi qualche ora e riprendere le esplorazioni.

I componenti della spedizione di metà settembre, coordinati da Fabio Bollini e Pamela Romano del G.S. Tivano, sono stati Aldo Crivelli del Gruppo Speleologico Prealpino di Clivio, alla sua seconda discesa in Giganti, e due speleo polacchi amici del G.S. Prealpino, ovvero Aliaksandr Sinkavets e Tomask Niemiec del Krakow’s Cavers Club, giunti dalla Polonia per prendere parte a questa ennesima impresa.

Il G.S. Prealpino è uno dei gruppi che collaborano fattivamente nei lavori presso la Grotta dei Giganti, avendo anche fornito in più occasioni corde e attrezzature per le esplorazioni. Lo sviluppo attuale della grotta sfiora i 2500 metri con una profondità di oltre 350, calcolando che ogni volta che gli speleologi scendono nelle zone più interne scoprono nuove gallerie e nuovi ambienti inesplorati che ne aumentano la planimetria. Proprio in quest’ultima spedizione, ad oltre quattro ore di distanza dal campo base, Fabio Bollini e Pamela Romano hanno individuato e percorso per la prima volta una forra, ovvero una galleria stretta e molto alta, risultato dell’erosione operata dalle acque di percolazione nel corso dei millenni. E’ stata denominata “Forra Infinita”, disseminata di saltini, cascatelle e laghetti, scoprendo anche luoghi talmente ricchi di concrezioni da far invidia a varie grotte turistiche. Si tratta di ambienti percorsi da una forte e gelida corrente d’aria che testimonia la presenza, nelle zone più interne, di ulteriori ambienti che attendono di essere esplorati.

Nel frattempo la squadra del G.S. Prealpino con Aldo Crivelli e i Polacchi hanno percorso la galleria principale e alcuni rami in risalita per eseguire misurazioni con strumentazioni per il rilevamento topografico della grotta. Nel complesso si è trattato di un’impresa assai impegnativa, che ha richiesto oltre 38 ore di permanenza nel sottosuolo con due pernottamenti in grotta.

Domenica 15 settembre verso mezzogiorno l’uscita della prima squadra con i polacchi, che dopo essersi cambiati sono stati subito accompagnati a Milano per prendere l’autobus e rientrare a Cracovia dopo 19 ore di viaggio.

Nei prossimi mesi nuove imprese vedranno protagonista la Grotta dei Giganti, che come fa ben intendere il nome richiede necessariamente la presenza di grandi speleologi in grado di affrontare i grandi ambienti e le grandi difficoltà che si incontrano al suo interno, ottenendo in cambio grandi soddisfazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Settembre 2019
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