Barasso, il Comune rischia il blocco dei servizi per una sentenza di condanna da 300 mila euro
Il sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari informa i cittadini: “Un risarcimento da oltre 300mila euro che metterebbe in ginocchio l’intera comunità”

«Cari concittadine, cari concittadini», così si apre il videomessaggio con cui il sindaco di Barasso, Lorenzo Di Renzo Scolari, ha scelto di informare in modo diretto e trasparente la cittadinanza a fronte di una notizia «di grande rilievo e preoccupazione» per l’intero paese. Il Comune, infatti, è stato raggiunto da una sentenza civile di primo grado che lo condanna al risarcimento di oltre 300.000 euro, comprensivi di spese legali, per un incidente avvenuto nel 2020 su una strada privata all’interno del territorio comunale.
Il caso riguarda la caduta di un ciclista, e il giudice onorario del Tribunale civile di Varese ha ritenuto che la strada, pur essendo formalmente privata, debba considerarsi ad uso pubblico. Secondo questa interpretazione, la responsabilità per la manutenzione sarebbe da attribuire non ai proprietari ma all’ente pubblico, quindi al Comune.
«Non voglio entrare nel merito della questione giuridica – ha precisato il sindaco – ma tengo a sottolineare che le pubbliche amministrazioni non possono utilizzare risorse su proprietà private». E ha aggiunto che su quella strada il Comune non è mai intervenuto per manutenzione, spurghi, illuminazione o sgombero neve.
La sentenza è di primo grado e l’amministrazione, tramite il nuovo ufficio legale, ha già presentato ricorso alla Corte d’Appello di Milano. Tuttavia, sottolinea Scolari, «la provvisoria esecutività della sentenza potrebbe imporre il pagamento immediato del risarcimento, anche prima del giudizio d’appello».
Ed è proprio questo aspetto a destare la maggiore preoccupazione: «Una cifra abnorme per un piccolo comune di 1700 abitanti come il nostro, assolutamente insostenibile. Se fossimo chiamati a pagare ora, i danni sarebbero gravissimi per l’intera comunità».
Il sindaco elenca le possibili conseguenze: taglio del trasporto scolastico, sospensione dei servizi sociali per disabili, anziani e minori, blocco del sostegno psicologico e formativo agli studenti in difficoltà, stop alle assunzioni comunali e il congelamento delle risorse per le opere pubbliche. «Nemmeno bloccando tutte le spese ancora non impegnate – afferma – riusciremmo a coprire l’intero importo richiesto».
L’amministrazione, assicura Scolari, si è attivata «con tutti gli strumenti riconosciuti dalla legge» per tutelare l’interesse dei cittadini, con l’intento fermo di dimostrare la totale estraneità del Comune rispetto alla vicenda.
Il sindaco conclude il suo messaggio con un appello alla cittadinanza: «Vi terrò costantemente aggiornati sull’evolversi della situazione e vi chiedo pazienza e collaborazione. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per continuare a servire la nostra comunità».
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Ma l’assicurazione?
Se la strada seppur “privata” è stata considerata di uso pubblico, ci dovrebbe essere la copertura, sempre ammesso che il Comune fosse assicurato.