“In molti paesi umbri prima di noi era passato solo De Gasperi, così abbiamo vinto”

Dopo la vittoria umbra l'ex commissario varesino Stefano Candiani ripercorre il lavoro fatto. E sul video in cui dice "buttati" ad un contestatore minimizza: "È stato decontestualizzato, era una battuta tratta da una barzelletta"

lega umbria candiani

A tarda sera di lunedì Stefano Candiani è in cerca di un hamburger tra le vie deserte di Perugia per concludere una giornata per lui decisamente particolare perché, se è vero che la Lega festeggia la vittoria elettorale, il senatore ed ex commissario della Lega umbra qui ci era arrivato con una motivazione in più: raccogliere quel che aveva seminato.

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La campagna elettorale umbra di Stefano Candiani 4 di 17

«Quando sono arrivato nel 2014 a Perugia la Lega aveva 14 iscritti. Nel 2013 alle politiche a Terni avevamo ottenuto lo 0.9% e a Perugia lo 0.6% alle politiche e guardate oggi».

Senatore Candiani, lei è stato il commissario della Lega umbra negli anni in cui siete passati dallo “zero virgola” al 20% dei consensi. Oggi è tornato per festeggiare il 37% delle regionali. Cos’è successo in quella regione?

Gli elementi sono tanti. Partiamo ovviamente dal “fenomeno Salvini” che però da solo non basta. Così come con una barchetta sghemba e con la tempesta non si può solcare il mare non è nemmeno detto che con una bella barca e il vento in poppa non si possa sbagliare un nodo alla vela e colare a picco. Diciamo che ci sono state una serie di condizioni e siamo stati bravi a guidarle tutte nella stessa direzione.

Quale è stato il suo impegno in Umbria e come avete lavorato?

Io l’anno scorso ho terminato il mio mandato da commissario del partito e nel frattempo sono stato, e sono tuttora, in Sicilia e ovviamente al Ministero dell’Interno. Ricordo che quando sono arrivato a Perugia abbiamo cominciato proprio da zero. Abbiamo dovuto trovare le persone, selezionarle, impegnarle in esperienze amministrative in Comune e farle crescere. Si tratta, in sostanza, del classico metodo di crescita che la Lega adotta in ogni territorio. Con la differenza che qui è stato tutto molto molto veloce. Io credo che la vera differenza l’abbia fatta il fatto che siamo andati tra la gente, anche nei paesi più sperduti, dove la politica non arrivava più da tempo. Anzi, volete la verità? Il governo del Pd qui ha tradito la fiducia delle persone concludendo nel peggiore dei modi decenni di amministrazione. E gli umbri, io ho imparato a conoscerli: se tradisci la loro fiducia per te è finita. Certo da ora spetta a noi rispettare i patti.

Quindi i tre elementi sono l’effetto Salvini, le inchieste che hanno travolto il Pd e il lavoro con la base?

Aggiungerei anche il tradimento del Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio è diventato come Alfano che pur di mantenere la sua posizione si è prestato a giravolte incredibili. Qui in Umbria ha dovuto chiedere ai suoi attivisti di allearsi con lo stesso partito che avevano denunciato poco prima e la gente se n’è accorta. Salvini, invece, si è presentato nelle piazze anche dei paesini più sperduti con ricette semplici e un atteggiamento che tutti chiamano “di pancia” ma io dico che è semplicemente genuino. Quando siamo andati a San Giustino è arrivato un uomo in carrozzina che si è alzato apposta per salutare Salvini e al bar ci hanno fatto vedere la foto dell’ultimo politico di rango che gli aveva fatto visita: era in bianco e nero e il politico era De Gasperi.

Candiani, però, verrebbe anche da dire che Salvini non ha fatto altro: anche quand’era al Governo era in campagna elettorale permanente

Salvini parla con la gente. Questo in politica non può essere una colpa. Gli altri non lo fanno lui si. Lui arriva nelle piazze e propone ricette che tutti comprendono e apprezzano portando modelli che funzionano. Io qui ho organizzato un incontro con Fedriga, Fontana e Zaia, i tre governatori più amati che hanno portato in Umbria l’esperienza di tre modelli che funzionano chiedendo di fare squadra. La politica è questo.

Secondo lei come è stato possibile che un territorio tradizionalmente di sinistra abbia cambiato così repentinamente opinione?

Chi amministrava aveva smesso di ascoltare. L’Umbria ha territori che non avevano più da tempo una loro rappresentanza pur continuando ad avere bisogni specifici: città operaie, artigiani, paesini dispersi, aree con infrastrutture indecenti che non mutano da decenni nonostante l’Umbria abbia contribuito ad eleggere fior fior di parlamentari e classe dirigente dei partiti di sinistra. Noi siamo tornati tra la gente e abbiamo costruito un percorso solido. Ad esempio, la candidata che abbiamo presentato alle regionali: l’ho chiamata io nel dicembre del 2017 quando era sindaco dicendole che sarebbe arrivato Salvini per parlarle. È da allora che ha cominciato a lavorare a queste elezioni, con due anni di anticipo per fare un lavoro serio sul territorio. Oggi ne abbiamo semplicemente raccolto i frutti.

Però questa campagna elettorale da voi è stata molto esaltata come simbolo di un test nazionale, le persone non ve lo hanno fatto notare?

Ripeto, avevamo già fatto un lavoro lungo e profondo sul territorio. Avremmo vinto in ogni caso, aver sovraccaricato queste elezioni con la questione di un simbolo contro nuovo governo “Frankestein” Pd-M5s ha solo aumentato l’effetto che abbiamo avuto alle urne. Faccio un esempio: noi qui siamo stati nei luoghi veri dell’Umbria in mezzo alla gente, Conte quando è venuto qua cosa ha fatto? È andato a palleggiare da Brunello Cucinelli.

Sta girando in queste ore un video in cui lei invita un contestatore a “buttarsi” dalla finestra, ha un po’ esagerato o è stato preso fuori contesto?

Guardate, mi sto facendo una risata su questa storia. A parte che se riuscite a trovare il video completo vedrete che io poi dico chiaramente che ho trovato la contestazione di quella persona persino divertente e lo penso davvero. Anzi, quella battuta che ho fatto “buttati, buttati” in realtà era una citazione. Le mando la barzelletta da cui ho tratto spunto, quella di Sant’Ambrogio che si sostituisce a san Gennaro per fare uno scherzo. Ora le invio il video di Youtube (lo trovate qui sotto Ndr).

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Ottobre 2019
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