Quasi 400 mila libri in arrivo alle biblioteche scolastiche

Dal 19 al 27 ottobre i cittadini hanno donato oltre 273 mila libri e gli editori contribuiranno con altri 100 mila da ripartire tra le scuole che li chiederanno entro il 15 novembre

ioleggoperchè

Una pioggia di libri sta per riempire le biblioteche scolastiche grazie a #ioleggoperché, l’iniziativa lanciata nel 2015 dall’Associazione Italiana Editori (AIE) cui quest’anno i cittadini hanno aderito in massa, donando un libro alla biblioteca del cuore.
Oltre 15.000 scuole iscritte a livello nazionale (più di 250 quelle varesine) , cioè il 70% in più rispetto allo scorso anno per 2.400 librerie aderenti (una trentina in provincia). E proprio dal 86% delle librerie arrivano i primi dati: dal 19 al 27 ottobre  sono stati donati  273.676. Il testimone passa ora agli editori aderenti che contribuiranno con altri 100.000 libri da ripartire tra le scuole che ne avranno fatto richiesta entro e non oltre il 15 novembre prossimo attraverso il portale www.ioleggoperche.it.

“Questo è il risultato di un grande gioco di squadra – ha sottolineato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi –. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato al progetto per raggiungere l’obiettivo. Ma un grazie particolare va ai testimonial Rudy Zerbi e Luciana Littizzetto, ai partner, agli autori – Paola Calvetti, Chiara Francini, Alessia Gazzola, Andrea Vitali – che ci hanno aiutato a lanciare questa edizione, fino ai testimonial spontanei del progetto: dal Premier Giuseppe Conte al Sottosegretario Martella e alla Viceministra Ascani. Un gesto molto apprezzato da tutti noi perché d’esempio per tutti gli italiani. Il sogno di superare 1 milione di libri donati complessivamente da #ioleggoperché sin dalla sua nascita non solo è diventato realtà ma è stato anche superato”.

“Sono contento del successo di questa iniziativa per almeno due motivi – ha commentato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti – Il primo, è perché ci ricorda la centralità del libro nella formazione e nella crescita dei ragazzi, ma direi di chiunque, perché un adulto che legge un libro è una persona che vuole continuare a crescere. Il secondo motivo è altrettanto importante. Questa è un’iniziativa collettiva, mi verrebbe da dire ‘corale’, dove più soggetti fanno la loro parte di passione e responsabilità per l’educazione dei nostri ragazzi. Senza retorica, un obiettivo meraviglioso”.

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Pubblicato il 08 Novembre 2019
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