La Openjobmetis deve ripartire: guai a sottovalutare Pistoia
Dopo la scoppola di Cremona, i biancorossi attendono per Santo Stefano (ore 18) i toscani dell'ex Salumu, usciti a suon di vittorie dalla zona retrocessione. Vietato sbagliare

I campanelli che si sentono in questi giorni nei dintorni del palasport di Masnago non sono quelli tintinnanti e felici appesi al collo delle renne di Babbo Natale, bensì quelli “d’allarme” azionati quando le cose, di colpo si sono complicate. La brutta sconfitta rimediata a Cremona dalla Openjobmetis ha infatti creato parecchi dubbi nell’ambiente biancorosso, scosso dall’ennesima prova incolore in trasferta, resa ancora più amara dal fallimento di alcuni uomini chiave della squadra (Mayo, Clark, Vene), considerati anche leader del gruppo guidato in panchina da Attilio Caja.
Il sesto KO lontano dalla Enerxenia Arena e i risultati dagli altri campi hanno costretto Varese a guardarsi di nuovo alle spalle dove la prossima avversaria dei biancorossi – la Oriora Pistoia – ha mosso passi da gigante, lasciato il penultimo posto a Trieste e riagganciato un treno salvezza che a inizio stagione pareva difficile da prendere.
Ora i toscani dell’ex Jean Salumu (l’altro ex di turno gioca invece a Varese: L.J. Peak) hanno 10 punti con cinque successi arrivati nelle ultime otto gare, hanno regolato anche Pesaro che pare ormai quasi spacciata e hanno recuperato i vari acciacchi che ne avevano rovinato il cammino a inizio stagione. Petteway ha ritrovato la vena offensiva che gli è propria, Johnson e Brandt formano una coppia di lunghi interessante mentre l’esperto Dowdell e il giovane Della Rosa si alterneranno in regia.
Insomma, i toscani non sono certo una squadra materasso, e così la Openjobmetis sarà costretta a sfoderare la sua edizione casalinga “vera” (quindi migliore di quella vista con Pesaro) per centrare un nuovo successo tra le mura amiche. E per prendere la rincorsa verso l’altro impegno interno, quello di domenica 29 contro una Trento fino a qui non certo sfavillante.
Però sarà necessario che gli uomini in biancorosso mostrino ai 5mila della Enerxenia Arena di aver finalmente imparato la lezione imposta loro dalla Vanoli. Per Santo Stefano vorremmo rivedere un Mayo ficcante e intraprendente – a costo di qualche errore da “fuorigiri” -, un Clark capace di completare qualche giocata offensiva di rilievo, un Vene tornato implacabile in difesa e meno supponente, ma pure un Cervi più addentro nel gioco o un Tambone più continuo e meno in balia degli eventi. E un Caja capace di risintonizzare la propria lunghezza d’onda su quella dei giocatori, visto che a molti è sembrato di percepire un po’ di scollamento tra squadra e guida tecnica nel naufragio di Cremona. L’occasione è buona, ma non bisogna pensare che a Santo Stefano la Oriora venga in versione Santa Claus pronta a elargire doni a raffica, altrimenti saranno dolori.
DIRETTAVN
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CLASSIFICA (dopo 14 giornate): Virtus Bologna 22; Sassari, Milano* 20; Brescia, Cremona, Fortitudo Bologna 16; Brindisi, Roma* 14; Treviso, Venezia, Reggio Emilia, Cantù, VARESE 12; Trento, Pistoia* 10; Trieste 6; Pesaro 0.
* 14 partite (le altre squadre 13)
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