L’opera varesina fa parlare. Alla radio svizzera
Il volume "Giuseppina Grassini" di Bruno Belli, edito da Macchione editore, protagonista alla Rsi Rete 2, nel programma del sabato "Ridotto dell'opera"
Ad un mese dalla presentazione ed a poco più di uno e mezzo dall’uscita, il volume «Giuseppina Grassini. Del Canto più soave e drammatico inimitabile modello», la biografia critica della cantante lirica scritta da Bruno Belli ed edita dal varesino Macchione Editore comincia a far parlare di sé anche al di fuori della Provincia.
Belli, infatti, sabato 11 gennaio alle 13.30 sarà ospite del programma di Giorgio Appolonia, «Ridotto dell’opera» (in onda tra le 13,30 e le 14,30), ormai un classico del sabato, inserito nel palinsesto di RSI Rete Due – Radio Televisione della Svizzera Italiana.
Il programma, curato appunto da Appolonia che è un famoso studioso ed autore di libri dedicati a personaggi lirici dell’Ottocento, tra i quali primeggiano i suoi studi su Giuditta Pasta, che della Grassini fu per un periodo insegnante e che curò, nel 1997, un’importante mostra a Saronno in occasione del bicentenario della nascita della creatrice di «Norma», è definito «la finestra di Rete Due sul mondo del melodramma, con direttori d’orchestra, cantanti, sovrintendenti, musicisti e inguaribili melo-mani che si alternano al microfono del conduttore per svelare l’affascinante fauna del “dietro le quinte” operistico»: argomento di sabato «Musica da leggere».
Nell’appuntamento di sabato, infatti, Bruno Belli sarà ospite assieme a Sara Colaone, disegnatrice di fumetti che ha appena edito il volume «Tosca» di Puccini, a Silvana Fantini, doppiatrice cinematografica e televisiva, autrice del libro «Una vita in Scala. Mezzo secolo di teatro nelle memorie di Franco Fantini» ed al direttore della versione on-line della prestigiosa rivista «Amadeus», Biagio Scuderi: Belli parlerà del suo libro che mette in rilievo un celeberrimo personaggio varesino che entrò in contatto con le più grandi figure di artisti e di personaggi famosi tra gli anni Ottanta del secolo XVIII e la prima metà del XIX.
Molto soddisfatto l’editore Pietro Macchione per il riscontro che il volume sta ricevendo, molto più di quanto si aspettasse, per un libro da lui proposto a Belli – che da più di quindici anni andava raccogliendo appunti, materiale e studi – nel quale ha creduto per mettere in luce un personaggio conosciuto da qualunque cultore della storia, dell’arte e della musica dell’«Età napoleonica», ma che i Varesini, purtroppo, non conoscono.
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