Crodo dice addio al Crodino

La produzione dell’analcolico biondo che fa impazzire il mondo sarà spostata nello stabilimento Campari di Novi Ligure

Avarie

Crodo dovrà dire addio al suo figlio minore che l’ha fatto diventare famoso nel mondo: il Crodino.

Inventato nel 1965 e prodotto per 55 anni nello stabilimento di Valle Antigorio, l’analcolico re degli aperitivi di tutta Italia si trasferirà a Novi Ligure. Ne parla oggi, domenica 2 febbraio Repubblica in un pezzo a firma Ettore Livini.

Lo storico stabilimento Campari della Val d’Ossola era passato nel 2017 nelle mani di Royal Unibrew, l’azienda danese proprietaria della Ceres. Secondo quanto stabilito dall’accordo tra Campari e Unibrew, si sarebbe continuato a imbottigliare il Crodino a Valle Antigorio fino al 2020 e ora, con la scadenza di questo vincolo, la produzione si sposterà definitivamente nel nuovo stabilimento di Novi Ligure.

Per gli abitanti di Crodo – che per più di mezzo secolo hanno visto produrre il Crodino con l’acqua della sorgente Lisiel – l’addio dell’analcolico è causa più di dispiacere che di paura per la perdita di posti di lavoro.

L’azienda danese nel corso degli ultimi tre anni ha infatti aumentato la produzione di Lemonsoda e Oransoda, le macchine dello stabilimento della Val d’Ossola continuano a lavorare a pieno ritmo e i 20 dipendenti assegnati alla linea del Crodino probabilmente verranno riassorbiti.

La ricetta

Chiodi di garofano, semi di cardamomo, oli essenziali di coriandolo e di noce moscata: sono solo alcuni ingredienti del Crodino, l’aperitivo analcolico la cui ricetta segreta è custodita gelosamente da 50 anni. l gusto inconfondibile del Crodino, infatti, da sempre ha alla base l’acqua purissima della sorgente Liesel, infusi e distillati di erbe, piante e frutti selezionati provenienti da tutto il mondo e sapientemente miscelati. Dopo 6 mesi di riposo in botti di rovere la miscela si armonizza e Crodino acquisisce il suo gusto dolceamaro, unico e inimitabile. Un bouquet che si apprezza nella degustazione, durante la quale emergono tre tipologie olfattive: note di testa agrumate e fresche percepite al primo sorso, note di cuore che caratterizzano il corpo, note di fondo tendenti allʼamaro, che contrastano il dolce iniziale della bevanda.
Crodino va servito freddo, con una fettina dʼarancia o di lime, oppure mixato con succo di arancia rossa o di cranberry: non occorre aggiungere altro per arricchire l’aperitivo biondo. (da Oggi)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2020
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