Sostegno ai disabili: ripristinati i contributi

Con lo stanziamento di ulteriori 12 milioni di euro, l'assessore Bolognini ha reintegrato le misure di sostegno che erano state ridotte nel dicembre scorso. Critiche di Samuele Astuti

commisione sanità

Ulteriori 12 milioni di euro (di cui 5 versati anticipando gli stanziamenti del Fondo non autosufficienze del 2020), il mantenimento del buono fisso mensile di 600 euro a tutti i beneficiari, anche ai minori che frequentano la scuola oltre le 25 ore settimanali e un incremento di 100 euro dell’importo per il voucher servizi, che passa dai 460 (in precedenza 360) ai 600 euro (in precedenza 500).

Queste le principali novità annunciate oggi dall’Assessore regionale alle Politiche Abitative e alla Disabilità, Stefano Bolognini, durante l’incontro in Commissione Sanità dove ha illustrato le integrazioni alla delibera sulle misure collegate al Fondo nazionale non autosufficienza. Il provvedimento iniziale, approvato lo scorso mese di dicembre, era stato oggetto di due mozioni approvate dall’Assemblea lombarda che ne avevano sollecitato la revisione.

Dopo l’illustrazione della nuova delibera, passata per l’approvazione alla Giunta regionale, la parola è andata ai Consiglieri che hanno espresso posizioni diversificate.
«Si tratta di un provvedimento innovativo e moderno che stanzia più risorse per le famiglie con persone disabili e che sarà di ispirazione al Governo nazionale per l’integrazione delle misure sanitarie e socio sanitarie – ha commentato Emanuele Monti, Presidente della Commissione consiliare Sanità, lanciando anche la proposta di coinvolgere le altre Regioni italiane in un confronto con il Governo sul tema delle disabilità – Abbiamo ascoltato l’Assessore Bolognini in Consiglio regionale e oggi in Commissione. Sono orgoglioso del lavoro svolto, portato avanti ascoltando tutte le associazioni, con un’ampia discussione che ha coinvolto tutti. Un provvedimento che va ad aiutare le persone con autismo, così come tutti i soggetti che hanno fragilità di altro tipo».

«Una delibera migliorativa che recepisce anche il lavoro svolto dalla Commissione sul tema del sostegno all’autismo – ha sottolineato la Vice Presidente della Commissione, Simona Tironi -. E’ un atto di coraggio da parte della maggioranza e della Giunta che avvia un percorso diverso sulla disabilità, coinvolgendo anche le associazioni e le reti territoriali per fornire più servizi».

«Le dichiarazioni dell’Assessore sono esaustive e chiarificatrici dell’attenzione di Regione Lombardia sul  tema – ha dichiarato il consigliere Giacomo Cosentino di Lombardia Ideale – Le critiche strumentali non allentano il nostro impegno a dare risposte ai cittadini più fragili».

Parzialmente soddisfatto si è detto Gian Antonio Girelli (PD) che ha sottolineato come la nuova delibera «recepisce solo in parte le nostre richieste e le proteste delle famiglie. Un’occasione mancata per affrontare in modo più puntuale e preciso il tema della disabilità. Certamente ci aspettavamo qualcosa di diverso, a fronte del fatto che il Governo ha messo complessivamente a disposizione della Lombardia 90 milioni per le non autosufficienze, mentre la Giunta ne finanzia solo 23, di cui 13 per il voucher sanitario».

Anche per il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (PD) «la Giunta regionale continua a raschiare il fondo del barile, senza capacità di investimento su tutto il comparto sociale e sociosanitario».

«Se la Giunta regionale ha fatto una piccolissima e insufficiente marcia indietro rispetto ai folli tagli di fine dicembre è solo per le proteste delle famiglie e la nostra mozione in Consiglio regionale, ma certamente non basta – ha commentato  il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – . Il Governo ha stanziato per la Lombardia 90 milioni di euro, la Regione a guida leghista, dopo tutto quel che è accaduto, ne ha trovati 23, di cui 13 stanziati per il voucher che però ha numeri risibili: stiamo parlando per Varese di 46 su 525 beneficiari del buono per l’assistenza. È inoltre insopportabile che il contributo fisso per bambini e ragazzi che frequentano le scuole sia passato in due anni da mille a seicento euro. È fondamentale che la socialità dei minori disabili venga favorita e incentivata, non si capisce perché la Regione l’abbia voluta penalizzare. Siamo ben distanti dall’obiettivo di riconoscere a queste persone e alle loro famiglie le condizioni che avevano fino a pochi mesi fa e quindi per noi la questione rimane aperta».

«Ci aspettavamo un confronto, abbiamo assistito a un comizio – ha commentato per il Movimento 5 Stelle Consolato  Mammì -. Da quanto emerge il problema è stato spostato dall’ambito dei contributi alle famiglie all’ambito dei voucher sanitari, misura che lo scorso anno ha funzionato solo per due mesi e per cui mancano i servizi. Attendiamo di approfondire i contenuti del documento».

«Oggi abbiamo appreso dall’Assessore che la Lombardia è meglio del Molise e che è colpa del Governo se mancano i soldi – ha rimarcato il Capogruppo di +Europa – Radicali, Michele Usuelli -. La nuova delibera cerca di riparare l’autogol di dicembre, ma restano ancora molti punti aperti».

«Bene aver portato da 400 a 600 euro mensili il voucher. La delibera illustrata oggi migliora taluni aspetti, ma non elimina, come richiesto da alcune associazioni, le soglie d’accesso – ha dichiarato Elisabetta Strada dei Lombardi Civici Europeisti – Rimane ancora molto da fare per quei 70mila lombardi portatori di disabilità che non accedono alle misure regionali».

«La nuova delibera testimonia il grande impegno e l’umiltà della Giunta nel dare risposta alle tante esigenze delle persone con disabilità – ha commentato Viviana Beccalossi, Consigliera del Gruppo Misto – Al di là delle polemiche politiche, occorre dare atto all’Assemblea lombarda di essere intervenuta chiedendo più supporto».

Sempre per il Gruppo Misto si è espressa anche Patrizia Baffi, secondo la quale «oggi è stata messa una pezza a un enorme problema, quello della non autosufficienza, che mi preoccupa molto e che Regione Lombardia riesce a soddisfare solo per il 15% degli aventi diritto»

Nota polemica conclusiva di Emanuele Monti: «La Lombardia fa di tutto per la disabilità, ma lo Stato dov’è? Il Governo Conte-bis, che ha eliminato il Ministero per la Disabilità, cosa sta facendo? Ce lo dicano i Consiglieri di centrosinistra, che sanno solo criticare la Lombardia. Invito a svolgere qui a Milano la Commissione nazionale Disabilità e Sociale. E soprattutto invito il premier Conte. Con 54 miliardi di euro che la Lombardia ha ogni anno di residuo fiscale, forse è giusto che si prendano decisioni anche a Milano. In ogni caso, le misure messe in campo da Regione stimoleranno ancora di più il sistema a prendere in carico i disabili sia nel sistema pubblico che nel sistema privato accreditato». 

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Pubblicato il 18 Febbraio 2020
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