“La coscienza ci spinge a chiudere”

Come in altre realtà, anche a Cassano diversi negozi si sono arresi all'idea di chiudere, anche di fronte a una certa indisciplina dei clienti. Il sindaco: "Dimostrazione di attaccamento al bene della comunità, facciano tutti così"

Generico 2018

Sta succedendo in mezza Italia. In alcuni posti più in fretta, in altri con più resistenza: chiudono i negozi, per precauzione e anche per difficoltà a “disciplinare” i clienti.

A Cassano Magnago si sono moltiplicate negli ultimi giorni. Un segnale anche di responsabilità dei gestori, colto anche dall’amministrazione pubblica: «Nel ringraziarli di cuore per la dimostrazione di attaccamento al bene della comunità, invitiamo anche altri (non alimentari e non farmacie) a seguire il loro esempio» hanno detto il sindaco Nicola Poliseno e  Daniele Mazzucchelli, assessore alle attività economiche.

«Ovviamente, ad oggi, non abbiamo facoltà di obbligarli, ma siamo certi che i cassanesi gli sarebbero eternamente grati e che, una volta passata l’emergenza, si ricorderanno di loro e delle loro attività».

Come detto, molti commercianti hanno scelto la chiusura anche per difficoltà a gestire correttamente gli spazi e le limitazioni. «Noi ci abbiamo pensato per tutta la settimana» spiega ad esempio Lara Losanno, socia del bar pasticceria Goldy. «Abbiamo messo i tavolini ben separati, con invito a non accorparli, e abbiamo tentato di rendere impossibile fisicamente di accostarsi al bancone. Ma abbiamo una clientela anche molto diversificata, dai ragazzini in gruppo agli anziani.

Alla fine, anche se abbiamo aperto da un anno e la stabilità economica è ben lontana, la coscienza ci ha spinto a chiudere». Stesso ragionamento hanno fatto (o stanno facendo) altri commercianti, anche a fronte appunto di una certa indisciplina nel rispettare le prescrizioni imposte. E che, va detto, fanno anche rischiare molto al titolare del locale, se non applicate correttamente (prime sanzioni già domenica, nella vicina Gallarate).

Bar e ristoranti, chi sceglie di chiudere: “È senso di responsabilità”

 

Come in altri ambiti della vita, anche qui molto passa in questi giorni dal confronto sui gruppi di whatsapp, in questo caso sul gruppo dei commercianti della zona.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 09 Marzo 2020
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