Matteo Macchi, dalla Robur alla nazionale… svedese

Il giocatore under 16 varesino ma di madre svedese è stato convocato per un ritiro nel prossimo agosto per la selezione di categoria. Obiettivo: un posto in squadra per i Giochi Nordici

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I colori della maglia, a ben guardare, sono gli stessi e cioè il giallo e il blu. Ma il contesto in cui si troverà a palleggiare e tirare Matteo Macchi sarà ben differente rispetto a quello consueto del Centro Campus di via Pirandello.

Macchi, giovane talento della Robur et Fides Varese di classe 2004, è stato infatti convocato per partecipare a un ritiro della nazionale di Svezia under 16 e quindi volerà a Södertälje – città dall’alto tasso cestistico, vi ha giocato in coppa anche la Openjobmetis – per un periodo di lavoro previsto tra il 3 e il 9 agosto prossimi.

Il giocatore roburino ha infatti doppio passaporto poiché ha la madre svedese e sarà uno dei 24 giovani partecipanti al ritiro con l’obiettivo di entrare a far parte del gruppo dei 16 convocati per i Campionati Nordici, in programma in Finlandia. L’esterno varesino ha quindi una bella opportunità per mettersi in mostra anche in un contesto internazionale.

«Sono molto felice della chiamata – ha commentato Macchi – sarà un onore per me poter vestire la maglia della Svezia, paese d’origine di mia madre. In questo periodo di sosta forzata mi sono tenuto in costante allenamento sia fisico che cestistico. Ho sfruttato la nuova macchina “sparapalloni”, regalatami dai miei genitori per il compleanno, per esercitarmi in particolare sul tiro. Continuerò a tenermi in forma per farmi trovare pronto per quest’avventura».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Maggio 2020
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