Dal 7 gennaio tornano i colori per differenziare le Regioni
Terminato il periodo di “zona rossa nazionale” seguito al decreto Natale, le Regioni torneranno a essere suddivise in aree gialle (la maggior parte), arancioni (quelle a rischio) e rosse (quelle con tassi di contagio più elevati e preoccupanti)

Dal 7 gennaio tornano i colori per differenziare le Regioni e i limiti imposti al loro interno.
È quello che emerge dalle riunioni e dalle indiscrezioni che filtrano dagli organi di Governo e dalle autorità sanitarie.
Terminato il periodo di “zona rossa nazionale” seguito al decreto Natale, le Regioni torneranno a essere suddivise in aree gialle (la maggior parte), arancioni (quelle a rischio) e rosse (quelle con tassi di contagio più elevati e preoccupanti).
A rischio, ci sarebbero Veneto, Liguria e Calabria, ma anche Puglia, Basilicata e Lombardia, molto vicine alla soglia critica del valore 1 di Rt. In molte aree gli ultimi report fanno segnare infatti un tasso di positività con percentuali in crescita, sopra il 14% a livello nazionali.
La decisione del Governo arriverà a inizio settimana, dopo il confronto con gli esperti che potrebbero cambiare alcuni parametri di valutazione, modificando parte dei 21 indicatori per stabilire l’assegnazione delle regioni nelle varie fasce.
Per quanto riguarda l’apertura delle scuole, nel nostro territorio sono in corso valutazioni e piani per la riapertura, con indicazioni che sono già arrivate dal Prefetto e per quanto riguarda i trasporti, altro nodo importante.
Il Prefetto annuncia la riapertura delle scuole superiori al 50 per cento dal 7 gennaio
Il rientro in classe degli studenti è deciso: ma non tutto è ancora chiarito
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