Il commercio a Busto Arsizio tiene, continua il boom dell’e-commerce

Dati ancora positivi nel primo semestre 2021 con un numero di aperture maggiore delle chiusure. Cresce il numero di negozi fisici che aprono una vetrina on line

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Giungono dati ancora una volta confortanti dagli uffici dell’assessorato al Commercio e, in particolare, dal Suap che ha elaborato l’aggiornamento semestrale delle statistiche relative all’andamento del commercio in città. Al 30 giugno 2021 il saldo tra attività nuove e cessate è di +26.

I dati del commercio a Busto Arsizio

Nei primi sei mesi del 2021 i negozi di vicinato hanno fatto registrare 24 aperture (di cui 9 alimentari e 15 non alimentari) a fronte di 23 cessazioni (6 alimentari e 17 non alimentari) per un saldo di +1.

Il dato più negativo, al momento, è quello dei pubblici esercizi (ristoranti e bar). Due i nuovi, 7 quelli cessati con un saldo negativo di -5 mentre nell’ambito dell’artigianato alimentare (pizzerie d’asporto, piadinerie) il saldo è positivo di 3 unità. Positivo di 3 unità anche il saldo tra i negozi di servizio (parrucchieri, estetisti) mentre prosegue la cavalcata degli e-commerce che sono cresciuti di 24 unità (12 legati a negozi fisici e 12 senza negozio). Nel 2020 erano state 57 le attività di e-commerce aperte.

Al 30 giugno 2021 sono 2841 le attività commerciali presenti sul territorio a fronte delle 2839 registrate al 31 dicembre 2020.

Collini e Maffioli: “Il comparto tiene ma bisogna essere prudenti”

«Il comparto tiene e non possiamo che rallegrarci di questo. I dati sono in controtendenza rispetto alla media nazionale con un incremento nuove aperture. Ci tengo a ricordare che è necessario avere un atteggiamento di prudenza e disincanto per capire quali sono gli effetti a medio-lungo termine della crisi pandemica sul commercio. Credo di poter affermare che alcune misure sia economiche che di comunicazione, messe in atto dall’amministrazione, abbiano portato un beneficio» – ha commentato l’assessore al Commercio Manuela Maffioli.

Aggiunge Rudi Collini, presidente dell’Ascom di Busto Arsizio e Valle Olona: «Siamo contenti di questi dati. La prospettiva è buona rispetto al dato nazionale che va dal -20 al -30%. Molti hanno attinto a risorse personali e sono riusciti a ripartire. I dati analitici raccolti in queste settimane di riapertura ormai totale dicono che a Busto Arsizio  siamo al 90% di presenze rispetto al periodo pre-pandemia. In questo momento soffrono di più le città turistiche che non possono contare su un ritorno dei turisti in massa. Va elogiata la grande forza dei nostri imprenditori ma bisogna comunque aspettare fine anno. Ora serve un supporto importante da banche e Governo».

Bando per i commercianti: 107 domande di contributo

L’occasione del bilancio semestrale è stata colta dall’assessore Maffioli per comunicare anche il buon successo ottenuto dal bando per i commercianti colpiti dalla crisi, al di fuori del distretto del commercio: «Abbiamo vagliato 107 domande delle quali 103 sono risultate idonee – spiega l’assessore – di queste ne possiamo soddisfare subito 70 mentre le altre 33 troveranno ristoro non appena riusciremo ad integrare il fondo da 100 mila euro messo a disposizione dall’amministrazione attraverso una manovra di bilancio».

Vita nuova, infine, per il mercato di piazza dei Bersaglieri. Gli ambulanti che avevano chiesto di poter allargare il proprio spazio di vendita potranno finalmente farlo a seguito di una serie di defezioni che hanno liberato degli spazi: «Si è potuto procedere ad una ridefinizione degli spazi andando incontro a chi aveva bisogno di allargarsi» – ha concluso l’assessore.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Luglio 2021
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