Festeggiati a Luvinate i quarant’anni del Lions Club Varese Prealpi
Si è svolta al golf club di Luvinate nella sera del primo luglio la cena che ha celebrato il quarantennale della sua fondazione

Si è svolta al golf club di Luvinate nella sera del primo luglio la cena che ha celebrato il quarantennale della fondazione del Lions Club Varese Prealpi.
«Quarant’anni di presenza attiva nella comunità varesina a sostegno della collettività – sottolinea il presidente Giuseppe De Gasperin – Che trovano riscontro in molte iniziative che ogni hanno svolgiamo a favore di diverse associazioni sia nell’ambito della disabilità come l’Anaconda, della Scuola, con la casa di Paolo e dell’ambiente».
Una attività che non si è fermata nemmeno nel periodo dell’emergenza sanitaria: «Il nostro club si è attivato con forniture di materiale sanitario agli ospedali nei momenti più critici, con un contributo di centomila euro per la realizzazione del parco Gioia, il primo parco inclusivo di Varese, e la donazione di un cane guida, come già nel passato, ad un giovane non vedente».
Anni passati non solo nella solidarietà: «In tutti questi anni non sono mai mancati i nostri “service” di opinione, con incontri con relatori su temi di grande interesse, incontri con i ragazzi delle scuole superiori con il “Progetto Martina” dove medici qualificati, spiegano i corretti stili di vita da adottare per ridurre l’insorgenza di alcuni tumori, ma soprattutto con il premio “Lumen Claro” che viene assegnato annualmente a un personaggio di origine varesina o residente nella Provincia di Varese da almeno dieci anni che si sia particolarmente distinto a livello nazionale e/o internazionale nel campo della cultura, dell’arte, della ricerca e dell’applicazione tecnico scientifica, dell’economia, della socialità». Tra i tanti premiati nei 32 anni di attività del premio, anche nomi come Alfredo Ambrosetti, Dante Isella, Marcello Morandini.
Tra le prossime iniziative in campo c’è anche, finalmente, proprio la consegna del premio Lumen Claro 2020, che è stato assegnato al designer e architetto famoso in tutto il mondo Michele De Lucchi, ma la cui cerimonia di consegna non è stata ancora fissata a causa del Covid.
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