Martin Gilbert: la Grande Storia della Prima Guerra Mondiale

Nel libro dello storico inglese si capisce anche il senso della cosiddetta Linea Cadorna, una lunga fortificazione che fu posta sui confini tra Italia e Svizzera

Libri - Copertine generiche

il volume “La Grande Storia della Prima Guerra Mondiale” è stato pubblicato in Italia in diverse edizioni, ad esempio come Oscar Mondadori. Tuttavia, anche come edizione speciale per la biblioteca storica de “Il Giornale” esso non era più corto di 650 pagine intensissime. Completamente priva di illustrazioni l’opera è ricca di immagini vivide, di aneddoti e di poesie di trincea, avendo l’unico difetto di essere appunto una “grande storia”, dispersiva per chi voglia soffermarsi sui tratti essenziali dell’evento bellico.

Esistono delle buone ragioni anche di ordine strategico se oggi il cuore politico dell’Europa è posto a Bruxelles, in Belgio, ed a Strasburgo, lungo il Reno al confine tra Francia e Germania. Al Belgio infatti la neutralità non bastò alla difesa dalle invasioni degli eserciti belligeranti in ambedue i conflitti mondiali del XX secolo. Esso, a seguito del delitto di Sarajevo del giugno 1914 diventò vittima indifesa di una guerra planetaria ed ancora oggi forse si sentono, a ben tendere le orecchie nelle campagne di confine con la Francia, le urla dei saccheggi e degli stupri nei confronti della inerme ed ignara popolazione rurale. Col pretesto di una punizione alla Serbia infatti, a poco più di un mese dalla morte dell’arciduca Francesco Ferdinando erano entrate in guerra ben cinque grandi potenze: l’Austria contro la Serbia; la Germania contro la Francia, la Gran Bretagna e la Russia; la Russia contro Germania ed Austria, nonché la Gran Bretagna e la Francia contro la Germania.

I due colpi di pistola di Gavrilo Princip avrebbero alla fine provocato ben 14 milioni di morti. Le immagini più raccapriccianti, riportate con viva crudezza da Gilbert, riguardano il movimento nelle trincee delle enormi e grasse mosche che volavano in continuazione, a milioni, tra gli occhi dei cadaveri posti nelle fosse comuni ed il cibo consumato quotidianamente dai soldati combattenti. Crude anche le gesta belliche riportate nel saliente di Ypres, dove venne sperimentata la guerra chimica e dove il soldato semplice Adolf Hitler venne decorato per meriti speciali. Da questa cittadina belga prende anche il nome l’Iprite, uno dei gas venefici più tristemente noti.

Curiose sono inoltre le circostanze nelle quali operarono futuri protagonisti della storia del Novecento: Mussolini era già direttore di giornale quando divenne un sergente volontario nelle trincee del  Monte Nero, sul fronte dell’Isonzo; c’era anche il futuro maresciallo Tito, che essendo croato fu un combattente di parte austriaca; Churchill aveva già un ruolo importante in Marina quando si rovinò la carriera a Gallipoli, in Turchia, allorché gli inglesi sbarcati in quella penisola meravigliosa si attardarono in bagni di mare, perdendo così l’unica nitida occasione di prendere il controllo dello stretto dei Dardanelli. Anche Hemingway era in Italia come autista di ambulanze, sul fronte del Piave.

Tre furono i protagonisti determinanti: la Rivoluzione russa che tolse un fronte al conflitto, consentendo alla Germania un ribaltamento verso occidente che avrebbe potuto darle la vittoria finale; il presidente Wilson, che si prese personalmente la responsabilità di un più aspro intervento USA in Europa; il generale Pershing infine, che ebbe mano ferma nell’evitare la carneficina. Egli infatti temporeggiò a lungo pur di mandare in Europa solo truppe selezionate e perfettamente addestrate, in grado di essere, come lo furono, determinanti per la conclusione delle ostilità a favore degli anglo-franco-italiani. A Bosco Belleau, sulla Marna, nacque anche il mito dei Marines USA quando, all’inizio dell’omonima battaglia, il sergente Dan Daly lanciò l’assalto sotto una pioggia di granate.

Sono pagine queste che danno emozione fino alle lacrime e che fanno del volume di Gilbert un grande classico sulle vicende di questo conflitto.

Scheda libro: Martin Gilbert – “La Grande Storia della Prima Guerra Mondiale”- Mondadori, 1998

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Pubblicato il 26 Novembre 2021
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