Dal Pnrr 2,5 miliardi per le infrastrutture della Lombardia

Dalle ferrovie al trasporto urbano, dalla riqualificazione delle case popolari alle ciclovie: ecco l'impatto del Pnrr sulle infrastrutture lombarde

Generica 2020

Trasporto pubblico, su gomma e su ferro, ma anche case popolari e penitenziari, ciclovie e reti idriche: a questo saranno destinati gli 1,7 miliardi che il Pnrr (Piano nazionale di ripartenza e resilienza) stanzia per le infrastrutture lombarde. Una somma alla quale si aggiungono 800 milioni legati al piano complementare, ovvero a quei fondi stanziati dal governo per affiancare quelli legati a Next Generation EU.

Il ministero delle Infrastrutture ha emanato quelli che definisce atti di ripartizione e assegnazione delle risorse. In totale, i fondi a disposizione ammontano a 60,1 miliardi di euro. Di questi, per 25,6 è stata definita anche una ripartizione a livello territoriale. E, appunto, in Lombardia arriverà un decimo di questi fondi. Di più hanno ottenuto solo la Sicilia (3,45 miliardi), la Campania (2,9) e la Puglia (2,8).

A livello nazionale, l’86,2% degli investimenti riguarda la realizzazione di opere pubbliche, l’11,3% l’acquisto esclusivo di beni e servizi e il restante 2,5% contributi in conto capitale a imprese. Il dettaglio relativo agli investimenti che interesseranno il territorio lombardo è invece racchiuso in questa infografica:

In blu i fondi legati al Pnrr, in giallo quelli del piano complementare. Le dimensioni dei rettangoli rispecchiano l’importo delle singole voci di investimento. Cliccando sulle cornici esterne più scure è possibile isolare i fondi relativi ad un singolo piano.

La voce che riceverà l’investimento maggiore è quella relativa agli interventi che riguarderanno la rete ferroviaria e che saranno realizzati da RFI per un importo pari a 442 milioni di euro. Sempre in tema di ferrovie, previsti 79,4 milioni per le linee regionali, 64,6 per il rinnovo dei treni destinati ai pendolari, 8 milioni per i raccordi ferroviari e 6,1 per le ferrovie storiche.

Segue Pinqua, sigla che sta per Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare, ovvero quel programma che mette a disposizione degli enti locali fondi per incrementare l’edilizia residenziale sociale e che in Lombardia assorbirà risorse per 392 milioni. Altri 253 verranno invece investiti per la riqualificazione delle case popolari.

Significativa anche la spesa, legata questa al piano complementare, relativa al Trasporto rapido di massa. Si tratta di fondi che in buona sostanza vanno a finanziare tram e metropolitane. Tra nuovi progetti e manutenzioni, questo settore beneficerà di risorse per 407 milioni di euro, cui se ne aggiungono ulteriori 286,5 legati invece al Pnrr.

Altre voci di investimento da segnalare i 312 milioni di euro che serviranno per rinnovare il parco autobus del trasporto urbano, i 141,2 destinati agli acquedotti, i 39,54 milioni destinati alle ciclovie turistiche, cui se ne aggiungono 13,2 riservati a quelle urbane. Ci sono infine 10,5 milioni per le carceri e 10,3 per le cittadelle giudiziarie.

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Dicembre 2021
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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Oggi lo affermo …ai posteri l’ardua sentenza. Il PNRR verrà ricordato sui libri di storia come la più grande elargizione e mangiatoia a favore della criminalità organizzata in questo paese.
    Gli intenti e gli scopi sono nobili ma non puoi distribuire una tale cifra su di un territorio dove ancora sono presenti metastasi attive di mafia. camorra ed in generale una classe politica inadeguata, non istruita nel gestire tale portata di investimenti e in molti casi collusa con la malavita .
    Il RdC è stato il primo campanello di allarme….il PNRR sarà la definitiva emarginazione e figura europea e mondiale di questo paese….tra qualche anno verranno fuori indagini e scandali su che fine abbiano fatto i soldi, soprattutto nel Meridione dove andrà più del 40% dell’intero finanziamento.

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