Un successo per il progetto di Rosy Battaglia e Cittadini reattivi
Mancano pochi giorni alla chiusura del crowdfunding per “Taranto chiama”, la terza produzione dal basso delle cittadine e dei cittadini reattivi. Hanno aderito oltre 200 persone
“La campagna di crowdfunding per la produzione di “Taranto chiama” – scrive Rosy Battaglia – è giunta quasi al termine e siamo felici di annunciare che abbiamo raggiunto l’obiettivo! Siamo grati a tutti coloro che hanno contribuito, sia attraverso donazioni che tramite il passaparola sui social e via mail.
In queste ultime giornate di mobilitazione abbiamo lavorato duramente per mantenere i costi di produzione il più bassi possibile e per seguire gli eventi che stanno accadendo a Taranto. Siamo stati in grado di raccogliere ben 200 contributi, mancano solo 5500 euro per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo ancora cinque giorni per arrivare alla cifra finale.
Vi invitiamo a rimanere in contatto con noi attraverso la newsletter di Cittadini reattivi curata da Nicola Petrilli, #Liberaecivica, per rimanere aggiornati sulla produzione e sulle attività dell’associazione che presiedo e che si batte per il diritto di sapere, la giustizia ambientale e la tutela della salute e della legalità. Potete leggere la newsletter a questo link.
Ringraziamo ancora una volta tutti coloro che hanno contribuito a questa importante iniziativa e non vediamo l’ora di condividere con voi il risultato finale della produzione di “Taranto chiama”.
“A Trieste, nel 2020, – scrive la giornalista residente in Valle Olona – i movimenti civici sono riusciti ad ottenere la chiusura dell’area a caldo della Ferriera, impianto industriale altamente inquinante, proiettando così la città verso un futuro ecologico. A Taranto le medesime lotte sono in corso intorno all’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, il polo siderurgico più grande d’Europa. Lo scorso febbraio l’Onu nel rapporto del Relatore speciale sulla questione del diritto umano al godimento di un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile, ha definito la città pugliese “zona di sacrificio”, una delle più inquinate della Terra”.
Un progetto che riprende il cammino forte delle proposte realizzate negli scorsi anni. Rosy Battaglia ha collaborato con Varesenews negli anni passati e con lei abbiamo mantenuto un buon legame. Da tempo è attiva nelle battaglie ambientaliste portando la sua professionalità.
“A Taranto mamme e padri, attiviste e attivisti, medici e scienziati non hanno mai smesso di denunciare la gravità dell’inquinamento che ricade sulla popolazione e sui lavoratori. La cittadinanza scientifica tarantina, sostenuta anche da quella triestina, si è ribellata e chiede un nuovo modello di sviluppo, che di fatto, nell’inerzia delle istituzioni, è già nato e sta lavorando ad una città accogliente, dove cultura e ambiente sono al centro delle relazioni umane e sociali.
IL TRAILER
“Taranto chiama” sarà il racconto di un presente e di un futuro possibile alla scoperta del vero oro della città di origine spartana.
Un documentario-inchiesta puntuale, all’insegna dell’informazione indipendente, basato su fatti, dati e testimonianze di coloro che agiscono il cambiamento, raccolti in anni di inchieste sul campo. Per dare voce anche agli oltre 5 milioni di persone che, solo in Italia, vivono nelle zone più inquinate e pericolose per la salute umana e gli ecosistemi, i cosiddetti siti di interesse nazionale (SIN), la cui bonifica spetta sempre allo Stato italiano”.
Per maggiori informazioni e per contribuire leggete qui.
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