Varese

Il film La sindrome dei monelli e il dibattito sull’Adhd

All’evento promosso da coop Centro Insieme venerdì 28 aprile alle ore 20.30 in sala Montanari a Varese parteciperà anche lo psicologo Paolo Soru

La sindrome dei monelli è il film documentario di Alberto Coletta che racconta l’ADHD con scene di vita quotidiana di bambini cui è stato diagnosticato unito a considerazioni di genitori ed esperti.
Il film sarà proiettato venerdì 28 aprile alle ore 20.30 in sala Montanari a Varese per introdurre il dibattito sull’Adhd e i bisogni educativi speciali con esperti del tema: oltre al produttore del film Thomas Torelli saranno in sala lo psicologo Paolo Soru, Samuela Besana, presidente della cooperativa sociale Centro Insieme – promotore dell’iniziativa, e don Marco Casale.

Si cercherà di inquadrare il contesto attuale in cui aumentano vertiginosamente le diagnosi di ADHD tra i bambini in cui «si riscontrano livelli anche preoccupanti di disattenzione e iperattività», spiega Paolo Soru.
«Sono convinto che la crescente difficoltà a controllare l’impulsività e il moltiplicarsi delle diagnosi sia anche il riflesso di uno stile di vita non corretto. In passato i bambini trascorrevano interi pomeriggi, se non intere giornate a correre nei campi a giocare. Oggi questa grande potenzialità motoria dei più piccoli non ha sfogo soprattutto in città e quando arrivano a scuola reprimerla diventa più difficile – afferma – Senza entrare nel merito della malattia, che ha le sue cause e le sue terapie, è sicuramente vero che dare ai bambini la possibilità quotidiana di di giocare liberi all’aperto aiuterebbe i bambini con Adhd, e anche tutti gli altri , di stare meglio, di vivere e crescere meglio».

Seguono questa idea i progetti educativi proposti dal Centro Insieme nella sede di Fagnano Olona e in programma nella futura sede di Varese presso il Centro giovanile San Carlo.

Si tratta di un centro per il doposcuola specifico per minori con Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento), in cui viene insegnato metodo di studio, uso di strumenti compensativi e dispensativi nella ricerca di autonomia, supporto all’autostima, sviluppo di relazioni tra pari e  parent training per supportare scuola e famiglie.
“Inoltre il Centro insieme provvede ad effettuate eventuali diagnosi (con equipe accreditata da Ats Insubria n° 115), riabilitazioni logopediche, grafiche e sostegni psicologici con psicologi ed educatori specializzati in Dsa”, affermano dalla cooperativa.

C’è anche il progetto di una scuola parentale, rivolta a ragazzi delle scuole primarie di primo grado e secondario di primo e secondo grado: una scuola in cui “vengono affrontate tutte le materie seguendo le linee guida del Miur con una metodologia che abbina all’insegnamento tradizionale l’innovazione del dialogo, dell’ascolto e della personalizzazione del lavoro sia in classe che a casa – spiegano i promotori – Ogni ragazzo, essendo inserito in un gruppo di massimo otto minori, ha la possibilità di avere attenzioni e attività ad hoc. Nella nostra scuola si cerca di valorizzare i talenti di ogni ragazzo sopportandoli nelle criticità o fragilità”.
“Il progetto si rivolge, oltre ai minori normodotati, anche e soprattutto ai ragazzi con disabilità lievi, Dsa o Bes – scrivono i promotori – minori che per motivi di bullismo o di salute non possono frequentare la scuola tradizionale e per i quali vengono strutturati percorsi individualizzati e stesi PDP o PEI dai tutor, alunni plus-dotati, atleti di alto livello e chiunque voglia un progetto personalizzato”.

La partecipazione è aperta a tutti, a offerta libera.

 

27 Aprile 2023
di

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.