Il resoconto di Santo D’Angelo dopo il primo anno da dirigente scolastico a Malnate

Le parole del dirigente scolastico dell’istituto “Iqbal Masih” tra problemi del presente e visione del futuro

istituto comprensivo iqbal masih santo d'angelo

Da diversi anni a Malnate non c’era un dirigente scolastico di ruolo che portasse avanti un discorso rivolto al futuro riguardo all’istituto comprensivo “Iqbal Masih”, che conta due scuole dell’infanzia, tre primarie e una secondaria inferiore; numeri che lo portano a essere uno dei più grandi nel panorama provinciale. Dall’estate 2022 alla guida dell’istituto malnatese c’è un dirigente di ruolo: Santo D’Angelo, che spiega come è stato il suo approccio con la nuova realtà.

Dirigente, si va verso la fine, come valuta questo primo anno a Malnate?
Quando si parla di una scuola nuova, di una dimensione abbastanza grande come è Malnate è difficile entrare subito nella gestione. Negli ultimi anni ci sono state delle reggenze e quindi è mancata una continuità dirigenziale, con la scuola che è dovuta andare avanti un po’ in autonomia. Ho trovato un valido gruppo insegnanti, ottimi studenti e buona collaborazione con l’amministrazione comunale, che mi ha permesso di capire i meccanismi, intervenire negli aspetti da migliorare e cercare di dare un tocco di innovazione, per me importante per una visione a lungo termine

E quale sarà la visione del futuro dell’Istituto?
La direzione è quella di offrire maggiori servizi alla comunità. In questo momento abbiamo poca disponibilità per il tempo prolungato, che sono servizi che la comunità richiede. Piano piano cercheremo di entrare nelle 30 ore della primaria e sviluppare indirizzi musicali, tecnologico, sportivo e linguistico per raggiungere le 36 ore alla secondaria. Per il musicale ci siamo già mossi, per l’anno 24/25 ci saranno anche gli altri indirizzi. Già da quest’anno c’è un esperimento sul tecnologico, però al momento solo sulle 30 ore. Negli anni a venire l’idea è di estenderlo anche alla primaria. Dall’anno prossimo partirà una sperimentazione alla “Bai” con il metodo “Bortolato” che prevede l’integrazione di strumenti tecnologici per sostituire i libri di carta. In futuro sarebbe bello creare anche una banda della scuola che possa diventare parte attiva della comunità. Per ora sperimentiamo, che è una cosa importante. Lavoriamo inoltre sul Curriculum verticale, per rendere meno impegnativo il passaggio dall’infanzia alla primaria e dalla primaria alla secondaria.

Com’è stata l’integrazione con la città di Malnate e la vita comunitaria 
Tolta le prime difficoltà iniziali, dovute anche a me, lavoriamo in sinergia con sindaco e assessori per far sì che ci sia un accordo su quello che facciamo. Lunedì avremo un incontro importante per gestire al meglio l’accoglienza dei ragazzi, circa una quarantina, che arrivano alla secondaria con gli autobus di linea. È importante perché così i ragazzi crescono e imparano a muoversi in maniera indipendente. Quest’anno stiamo facendo gite di tre giorni con terze e seconde della secondaria. Devo ringraziare le famiglie che si sono sobbarcate anche costi aumentati. L’obiettivo è far partire anche le quinte.

In questo primo anno sono emerse anche un paio di criticità: il rientro al pomeriggio della primaria e la riduzione delle classi alla scuola dell’infanzia “Sabin”
Per quanto riguarda la primaria, abbiamo definito con il collegio scolastico che le quarte e le quinte faranno un’ora aggiuntiva il mercoledì e giovedì. C’è da considerare in questo discorso non solo il costo e le ore degli insegnanti, ma anche del personale Ata, che in questo momento manca. Il Ministero si basa sui numeri e non sulla complessità di ogni istituto. Nel prossimo futuro, tornando alle 30 ore nella primaria, potremmo reintrodurre il pomeriggio. Abbiamo studiato soluzioni diverse ma al momento queste sono le disposizioni.
Anche per la Sabin c’è il discorso che il Ministero lavora sui numeri. Sia io, sia il sindaco abbiamo fatto pressione al dirigente dell’Ufficio Scolastico che ci ha detto che al momento la scelta è stata favorire paesi che non hanno scuole private o di montagna. A luglio, quando si farà l’organico di fatto, è possibile che possa cambiare tornando alle cinque sezioni. Quello che era in nostro possesso era fatto, non ci è stata chiusa la porta.

Una delle richieste più ricorrenti sono il pre e post scuola per le scuole dell’infanzia.
Stiamo lavorando su questo tema. Per la Rajchman non ci sono i numeri, mentre sulla Sabin stiamo lavorando per introdurre già dal prossimo anno un servizio di pre e post scuola gratuito, che sarebbe anche uno strumento in più per incentivare le iscrizioni. Il 27 avremo una riunione per vedere se si riesce a trovare una quadra. Sarebbe un’ottima offerta per il territorio.

Qual è il traguardo che vorrebbe raggiungere a Malnate?
L’obiettivo mio e della mia dirigenza è lavorare per la scuola, per l’istituto, ma soprattutto per gli studenti. Alla fine di questo lungo percorso all’interno dell’istituto, lo studente deve uscire preparato e con un livello di competenze che gli permetteranno di andare avanti. Li chiamo “ragazzi-fiore”: l’acqua che diamo loro serve per crescere e diventare frutti all’interno della società.

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 14 Aprile 2023
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