Marchirolo perde l’assessore alla cultura, il sindaco revoca la delega a Massimo Mastri
La revoca della delega, spiega il sindaco Emanuele Schipani, "è avvenuta per motivi fiduciari". Massimo Mastri conferma la sua volontà di rimanere in Consiglio comunale e si prende qualche giorno per rispondere

La Giunta di Marchirolo perde un assessore. Nei giorni scorsi, con decreto sindacale firmato il 22 febbraio, il primo cittadino Emanuele Schipani (nella foto qui sopra) ha revocato la delega di assessore alla cultura a Massimo Mastri.
Nel testo del decreto si legge che la decisione del sindaco è stata presa “a causa delle vicende politiche di queste ultime settimane si è determinata una situazione tale da compromettere la realizzazione del programma di mandato e pregiudicare irreparabilmente i presupposti fiduciari che avevano determinato la nomina alla carica di Assessore comunale. Considerato, inoltre, che quanto sopra esposto potrebbe minare le basi per una futura e proficua collaborazione in merito agli indirizzi programmatici”. Tradotto, è arrivata probabilmente a maturazione una crisi che si consumava da qualche tempo.
Emanuele Schipani ha voluto chiarire la sua posizione con una dichiarazione scritta, che riportiamo integralmente: «Nei giorni scorsi, con il decreto N.4 del 22 febbraio 2024, ho provveduto in qualità di sindaco di Marchirolo a revocare l’incarico di assessore a Massimo Mastri, eletto con la maggioranza “Marchirolo in Azione”. La nomina di quest’ultimo ad assessore con delega alla cultura, dopo un rimpasto che ha riguardato altre cariche, è avvenuta il 9 novembre 2023. Come espresso nel decreto appena citato, la revoca è avvenuta per motivi fiduciari, scaturiti precisamente in seguito a delle esternazioni tenute all’ultimo Consiglio comunale sulla Delibera di approvazione del Regolamento sui passi carrabili. Naturalmente la decisione espressa con il documento comunale non è da intendersi riferita a qualsivoglia genere di valutazione afferente qualità personali o professionali dell’assessore Mastri, e non è da intendersi “sanzionatoria”. Semplicemente vi sono state differenti vedute rispetto ad un punto che consideriamo, perché quanto sopra espresso è poi una decisione maturata in seno al resto della maggioranza, dirimente non solo nel merito ma anche nel metodo. Astenersi ad una votazione in assemblea pubblica è più che legittimo, è importante che tali decisioni siano però concertate, condivise per tempo con il resto del gruppo che amministra Marchirolo. Compito del sindaco è infatti anche assicurare l’effettiva collegialità della Giunta comunale nel perseguire il programma politico-amministrativo e la necessità di garantire la realizzazione del programma di mandato, in particolare e nello specifico nell’interesse del Comune di Marchirolo e della sua comunità che ci hanno chiamati a tale responsabilità. Quindi, nessun problema se si hanno idee diverse da quelle del resto del gruppo, semplicemente vanno espresse a quest’ultimo con tempi e modalità inappuntabili. Di tutto questo abbiamo parlato con Massimo Mastri prima di ufficializzare questa decisione che, come maggioranza, abbiamo pesato, considerato, ponderato e, come avvenuto su altri temi, rendiamo pubblica perché il Comune ha e deve avere pareti di vetro, trasparenti. Non abbiamo nulla da nascondere, tanto più che sono atti amministrativi, passaggi certo delicati ma dovuti. Come le spiegazioni alla cittadinanza di Marchirolo”.
“La revoca della nomina di assessore comporta la contestuale revoca della delega alla Cultura – continua il documento scritto da Emanuele Schipani, rivolgendosi ai cittadini di Marchirolo – Credo sia opportuno aprire una riflessone anche su questo aspetto. Crediamo sia importante, infatti, concentrare un po’ di “forze” per raccontare un po’ della nostra storia passata ma anche presente. Siamo stati sollecitati da più fonti esterne nelle scorse settimane a far risaltare i nostri artisti marchirolesi, taluni famosi a livello internazionale, a raccontare la storia di un paese che non è solo frontalierato, a dare maggiore impulso al settore culturale. Vero è che vi sono cambiamenti epocali, penso alle migrazioni visibili ancor più nei piccoli paesi per taluni motivi, alla mancanza di lavoro che colpisce anche nel nostro piccolo, ad un welfare sociosanitario che tocca da vicino le già magre casse dei Comuni che si trovano a dover affrontare molte situazioni emergenziali ma è proprio accettando queste sfide che facciamo crescere le nostre comunità. Nei prossimi mesi proveremo a dar seguito agli inviti ricevuti per mettere a rete una parte del nostro passato valorizzandolo. Crediamo di aver bisogno anche del vostro aiuto, della memoria storica precisa di alcuni di voi. Marchirolo è sempre in azione, la dialettica interna ai gruppi, la necessità di chiarimenti e pause di riflessione, come avviene ovunque, non intaccano il nostro desiderio, la nostra forte volontà di esservi vicino. Sempre”.
Da parte sua Massimo Mastri – insegnante, classe 1962, un veterano dell’Amministrazione dal momento che siede nei banchi del Consiglio comunale dal 1997 – prende tempo e annuncia che resterà in Consiglio e in maggioranza: «Per ora dico solo che se il sindaco può decidere di revocarmi la delega non può estromettermi dall’incarico di consigliere comunale, per il quale sono stato designato dai cittadini. Ruolo, lo ricordo, a cui ha piena libertà di espressione, voto e pensiero. Tra qualche giorno risponderò, con le mie riflessioni su quanto accaduto».

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